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Lo chef Alessandro Borghese al Sigep: "Sempre più giovani scelgono questa strada"

“Questo evento mi piace sempre di più – ha detto. – Cresce a ogni edizione, e questo mi rende felice: vuol dire che nel settore della pasticceria, del gelato e della gastronomia in genere c’è lavoro"

Anche Alessandro Borghese, chef protagonista di varie trasmissioni televisive, tra cui Junior Masterchef, ha fatto tappa al Sigep di Rimini Fiera, l’evento dedicato al dolciario artigianale, in corso fino a mercoledì in contemporanea con Rhex, salone dell’alimentazione fuori casa. Borghese ha presieduto la giuria del concorso “La pizza in rosa”, dedicato esclusivamente a pizzaiole donne, e organizzato da Ristorazione Italiana Magazine assieme all’Accademia pizzaioli.

“Questo evento mi piace sempre di più – ha detto. – Cresce a ogni edizione, e questo mi rende felice: vuol dire che nel settore della pasticceria, del gelato e della gastronomia in genere c’è lavoro. E sempre più giovani scelgono questa strada”. Il ruolo delle donne nella ristorazione? “Importantissimo, come nella vita. Mi è capitato che mi dicessero ‘Hai una mano femminile’: è uno dei complimenti più belli che mi si possano fare”. Sempre lunedì Claudia Bondi, wine consultant, titolare della società Perle&Perlage e Ambasciatrice italiana dello Champagne 2013, ha tenuto il seminario “Sei + uno” durante Rhex, salone di Rimini Fiera dedicato al mondo dell’alimentazione fuori casa. Nella sua presentazione ha messo a confronto sei spumanti metodo classico (Donnafugata Brut, Marcalberto "Brut Nature" senza solfiti, Dorigati "Methius" Brut Riserva, Felsina "Millesimato 2009", Cà Rugate "Amedeo" Lessini Durello Riserva Doc, Umani Ronchi "Metodo Classico" Extra-Brut) e uno champagne, il Drappier “Brut Nature” sans soufre.

“Il nostro paese è famoso soprattutto per i grandi rossi – ha spiegato – ma, in realtà, siamo capaci di fare ottime bollicine: basti pensare che il primo spumante Gancia è datato 1865. Il mercato va in questa direzione, anche perché si tratta di vini con una grande abbinabilità alla nuova cucina”. Toscana, 37 anni, ha iniziato la sua carriera in tutt’altro settore, la moda: “Lavoravo per Roberto Cavalli – racconta – ma poi ho iniziato a studiare il mondo del vino, e ho scoperto un settore interessantissimo. Inoltre, questo lavoro mi ha permesso di viaggiare, cosa per me molto importante”. Il titolo di Ambasciatrice dello champagne le è stato assegnato l’anno scorso da una giuria di enologi e giornalisti. La wine consultant toscana ha rappresentato l’Italia alle finali europee del concorso, che si sono tenute a Epernay.

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