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Economia

Altro che primavera, il freddo e le gelate notturne hanno messo in ginocchio l'agricoltura

Nel riminese, dove la neve è scesa anche a quote basse, al momento sono registrati danni minori rispetto al ravennate

Il brusco crollo delle temperature e le gelate notturne mettono ancora una volta in ginocchio gli agricoltori romagnoli. Una prima ricognizione dei danni causati dal maltempo di questo inizio aprile è stata svolta mercoledì mattina da Cia Romagna fra i propri associati.

“E’ chiaro che ancora è presto per stimare il valore dei danni con precisione  – spiega il presidente Danilo Misirocchi -. Sappiamo già però che sono ingenti, soprattutto in alcuni territori. Le temperature insolitamente basse per il periodo, le coltivazioni bagnate dalla pioggia e una notte umida hanno purtroppo aumentato gli effetti negativi della gelata nella notte scorsa. Nel forlivese-cesenate ci sono stati danni fino alle zone collinari e in aree tradizionalmente meno esposte, anche se la copertura nuvolosa ha in parte contenuto la gelata. E’ stato colpito in maniera più dura il territorio ravennate. Nel riminese, dove la neve è scesa anche a quote basse, al momento sono registrati danni minori"

"Le colture vittime del gelo sono soprattutto gli alberi da frutto, peschi, albicocchi, ciliegi, susini, in parte meli e peri, kiwi e in alcuni casi sono stati segnalati danni alle viti. Temiamo ora per le prossime notti, visto che le previsioni indicano condizioni che potrebbero portare nuove gelate”.

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