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Economia

Approvato all’unanimità il bilancio 2016 della Fondazione Cassa di Risparmio

Stanziati 1,3 milioni di euro destinati al sostegno e sviluppo del territorio. Linda Gemmani su Banca Carim: “La Fondazione è quotidianamente attiva per tutelare il suo patrimonio e quello di tutti gli azionisti”

Il Consiglio Generale ha approvato all’unanimità, giovedì pomeriggio, il bilancio 2016 della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini. Il documento, che ieri aveva ricevuto il parere favorevole dell’Assemblea dei soci, presenta un consuntivo economico migliore di quello dell’esercizio precedente, con ricavi pari a 2,2 ml di euro (+47,5% sul 2015), oneri di funzionamento ordinari per 0,777 ml di euro (-3% sul 2015) ed un avanzo di gestione di 0,752 ml di euro (a fronte di 0,056 ml di euro del 2015). È stata investita nell’attività di sostegno al territorio la somma di 1,3 ml di euro, destinata per il 56,76% al settore ‘educazione e formazione’; per il 15,16% al settore ‘arte e cultura’; per il 14,35% al settore ‘assistenza agli anziani’; per il 7,38% al settore ‘volontariato e beneficenza’; per il 6,35% al settore ‘sviluppo locale’.

Ciò ha permesso di supportare alcuni snodi essenziali per l’ambito riminese - fra cui in primo luogo il Campus universitario attraverso la società di gestione Uni.Rimini, il Piano strategico, il servizio domiciliare per anziani, l’attività di Castel Sismondo – ed interventi di aiuto sociale, come ad esempio il fondo per il contrasto della povertà educativa minorile che la Fondazione ha promosso anche nei confronti di altri soggetti organizzati locali.

Dal punto di vista patrimoniale, la Fondazione ha continuato a seguire da vicino l’evolvere della situazione di Banca Carim nella quale è investita la maggior parte del suo capitale. In tale contesto, ha preso atto della comunicazione ufficiale effettuata ad inizio marzo dalla Cassa di Risparmio relativamente al valore delle azioni della società e, specificamente, dell’indicazione del fair value ad 1 euro per azione, ed ha ritenuto di dover prudentemente allineare a tale importo il valore della propria partecipazione a bilancio, pur consapevole del generarsi di una ingente perdita patrimoniale (-93 ml di euro).

“Guardiamo con particolare attenzione alle trattative in corso per il rafforzamento patrimoniale di Carim”, dice Linda Gemmani, Presidente della Fondazione. “Auspichiamo, come tutti, che possano concretizzarsi operazioni straordinarie tali da consentire un effettivo rilancio della banca nell’ambito di un preciso piano industriale ed una continuità del suo ruolo sul territorio provinciale, così come la tutela di tutti i cosiddetti portatori d’interesse”. Secondo la Presidente, è comprensibile che in simili circostanze vi sia da parte di molti l’esigenza di conoscere e capire con immediatezza fatti ed elementi, ma va al tempo stesso compreso che la grande delicatezza e complessità delle trattative in atto renda inevitabile, da parte di Banca Carim, una doverosa riservatezza.

Peraltro, come ha lasciato capire lo stesso Presidente di Banca Carim in una recente intervista, informazioni circa le proposte d’intervento sul tavolo potrebbero essere fornite agli azionisti in sede di Assemblea della società per l’approvazione del bilancio nella seconda convocazione prevista per il 30 maggio. “Tutto questo non significa” – aggiunge Linda Gemmani – “che la Fondazione non stia adottando tutte le iniziative possibili per la tutela del proprio patrimonio e, quindi, anche dell’investimento degli altri azionisti. È anzi un terreno di costante lavoro che ci auguriamo possa portare frutto pur nelle difficoltà dell’attuale contesto”.

Condizione importante per perseguire tale obiettivo è la compattezza che il territorio e tutti coloro che hanno a cuore Carim sapranno esprimere. “Il rilievo strategico che la vicenda Carim ha per l’intero ambito riminese” – conclude Linda Gemmani – “richiede la capacità e la responsabilità di comporre le diverse e legittime aspettative in campo per privilegiare una visione ed una prospettiva d’interesse comune senza la quale nessun risultato concreto potrà essere raggiunto”. Con il perfezionamento della nomina della Rag. Miranda Pironi avvenuto nella precedente seduta, il Consiglio Generale della Fondazione ha ora raggiunto la sua piena composizione di 14 membri.

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