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Assemblea Generale di Confagricoltura con il presidente Comagri dell’Europarlamento Paolo De Castro

"Un ringraziamento particolare va all'On. De Castro per il lavoro svolto in Europa a tutela dell'agricoltura italiana", ha precisato il presidente di Confagricoltura Forlì Cesena e Rimini, Claudio Canali

Certamente più Romagna nella Politica agricola comune 2014-2020. E’ quanto emerso all’Assemblea generale di Confagricoltura Forlì, Cesena e Rimini, che si è svolta a Cerasolo Ausa di Coriano nell’azienda Ecoarea. “Le modifiche volute dalla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo alla riforma della politica agricola comune avranno per l’agricoltura romagnola un forte impatto positivo – ha sottolineato il presidente Comagri dell’Europarlamento, Paolo De Castro, agli oltre cento imprenditori agricoli presenti in sala-. L’esenzione delle colture arboree dalle misure di rinverdimento, lo stop alla liberalizzazione dei diritti di impianto dei vigneti, nuove e più ambiziose attività e obiettivi nei programmi operativi per l’ortofrutta, sono solo alcune delle misure di sostegno al comparto varate a Bruxelles".

"Sempre per il settore ortofrutticolo, il ruolo delle associazioni di organizzazioni di produttori si rafforzerà ulteriormente e a queste saranno affidate anche la gestione dei fondi di esercizio, l’attuazione e la presentazione dei programmi operativi. Ricordo poi con soddisfazione il nostro voto di rigetto al regolamento sementi della Commissione Ue, voto che - proprio grazie all’intervento deciso dell’Europarlamento - ha scongiurato un ulteriore fardello amministrativo per gli agricoltori e preoccupanti limitazioni per la scelta e la trasparenza dei consumatori. Significative e concrete dimostrazioni che l’Europa, e in special modo il Parlamento Europeo, sono lo spazio di ascolto e di azione in cui costruire un futuro di crescita per il lavoro e l’impresa”.

“Un ringraziamento particolare va a De Castro per il lavoro svolto in Europa a tutela dell’agricoltura italiana”, ha precisato il presidente di Confagricoltura Forlì Cesena e Rimini, Claudio Canali, che nel suo intervento ha anche ricordato come erano strutturate le prime bozze della Pac presentate dal commissario Ciolos nell’indifferenza quasi totale degli allora, forse troppi, ministri dell’Agricoltura che si sono succeduti in via XX Settembre. “Senza l’autorevole lavoro del Presidente della Commissione Agricoltura – ha rimarcato Canali - oggi ci ritroveremmo a piangere e a leccarci le ferite. Per questo serve più Europa ma soprattutto servono parlamentari seri, capaci e di comprovata esperienza; pronti a legiferare e a promulgare nuove direttive a tutela delle aziende agricole italiane e romagnole in particolare. Solo così la nostra agricoltura potrà ricevere l’attenzione che merita”.

“Ora le decisioni spettano al Governo Italiano – ha concluso il presidente di Confagricoltura Forlì Cesena e Rimini -. Auspichiamo scelte coraggiose e tese ad alleggerire l’enorme mole di domande di contributo Pac (oltre il 30% del totale) che generano alle aziende contributi inferiori al costo delle domande stesse. Un “regalo” alle organizzazioni professionali e agli studi privati che vivono di burocrazia. Ed è proprio su questo tema che invece Confagricoltura vuole distinguersi dalle altre realtà. Ci aspettiamo pertanto il vero salto di qualità. Basta proclami, la semplificazione è improcrastinabile. E’ ora di liberare le risorse disperse nella macchina burocratica per agganciare una già difficile ripresa”.

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