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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Assemblea pubblica contro aumenti bollette e caro vita, l'Unione sindacale di base scende in piazza

Usb invita la cittadinanza in un'assemblea pubblica in programma il 26 novembre, alle 17, in piazza Francesca da Rimini

Sono divenuti insostenibili gli aumenti per le famiglie, le lavoratrici e i lavoratori, per quanto riguarda i costi delle bollette, della benzina e dei beni di prima necessità, con tassi inflattivi in aumento che sfiorano il 12% su base annua, nel mese di ottobre. Per questi motivi la Usb invita la cittadinanza in un'assemblea pubblica in programma il 26 novembre, alle 17, in piazza Francesca da Rimini. In caso di maltempo l'appuntamento si svolgerà nella sala civica di via XXIII Settembre.

Ogni famiglia italiana spenderà 1.516 euro in più nel 2022 per luce e gas rispetto all'anno precedente: 2.771 euro quest'anno, contro i 1.255 del 2021, con un aumento del 120%. "Questi aumenti vertiginosi sono dovuti alla speculazione finanziaria sui prezzi - dice la Usb -, e ai meccanismi del libero mercato che ha impresso un'ondata di extra profitti per le maggiori imprese del settore energetico, dalle multinazionali fino alle aziende erogatrici.
Questi extra profitti si sono realizzati comprando e rivendendo l'energia, acquistata ad un prezzo naturale e rivenduto a quello del mercato speculativo".

"Inoltre di fronte alla tassazione degli extra-profitti, per altro irrisoria, del 25%, molte aziende hanno fatto ricorso e lo stato non è riuscito nemmeno a recuperare i 10 miliardi previsti; va ricordato che la stessa Hera, partecipata da centinaia di Comuni in Emilia-Romagna ha presentato il suo ricorso contro la tassazione. In questo paese i salari sono crollati rispetto al potere d'acquisto del 2,9%, negli ultimi trent'anni", prosegue la nota.

Un lavoratore su tre, nel settore privato, guadagna meno di 12mila euro l'anno e come riporta un recente rapporto Inapp negli ultimi 12 anni il lavoro atipico è cresciuto del 34%, con 7 assunti su 10 con contratto a termine nel 2021. "A Rimini uno trai principali enti erogatori di energia è Sgr Luce e Gas, la quale azienda si è trovata con un finanziamento di 10 milioni da parte della cassa depositi e prestiti, all'interno del Pnrr. L'azienda lamenta 21mila bollette non pagate nel 2022 e un buco di bilancio di 10 milioni. Come Unione sindacale di base ci opponiamo a questi aumenti spropositati e speculativi, e ci rivolgiamo a tutti quei lavoratori e lavoratrici, famiglie e disoccupati che non riescono a pagare le bollette e sono messi di fronte al fatto doloroso di dover scegliere se pagare una bolletta o l'affitto".

E infine: "Insieme ci stiamo organizzando tramite esposti che sono stati presentati alla procura in tante città d'Italia, al fine di acquisire i dati delle imprese, sulla formazioni dei prezzi, per chiedere che i cittadini e le cittadine siano rimborsati. Stiamo predisponendo ricorsi tramite i nostri sportelli presenti sul territorio, nella convinzione che solo una mobilitazione collettiva possa garantire l'esercizio dei nostri diritti. In prospettiva dello sciopero nazionale del 2 dicembre, e della manifestazione nazionale del 3 dicembre a Roma, indette dal nostro sindacato".

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