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Carim, Vitali e Gnassi a Confindustria: "Serve anche il vostro aiuto"

Il 24 aprile è ad un passo. Si avvicina velocemente la scadenza fissata per l’aumento di capitale della Cassa di Risparmio di Rimini

Il 24 aprile è ad un passo. Si avvicina velocemente la scadenza fissata per l’aumento di capitale della Cassa di Risparmio di Rimini. Sulla questione sono intervenuti il presidente della Provincia, Stefano Vitali, e il sindaco Andrea Gnassi, che in una nota congiunta hanno evidenziato che si tratta di “un’operazione che ha un valore finanziario, economico, ma anche sociale e simbolico. Dobbiamo tutti farne uno verso l’altro per raggiungere l’obiettivo”.

“Nei quasi due anni trascorsi a partire dal commissariamento nell’autunno 2010, il management della banca è riuscito nel non facile compito di rimettere in piedi conti e relazioni, anche sulla base di un nuovo patto dichiarato e sottoscritto con il territorio e tutte le sue componenti (sociali, economiche, istituzionali) – ricordano Vitali e Gnassi -. La centralità dell’istituto bancario nelle sorti della comunità locale, specie in una fase critica come questa, impone una svolta nei comportamenti rispetto al passato, ora da riorientare verso una maggiore trasparenza e coinvolgimento nei confronti della città, dei piccoli azionisti, delle categorie economiche, degli enti pubblici. Questo ‘accordo tra gentiluomini’, riteniamo possa avere dato una sostanziosa mano nel ricucire gli strappi, durante i lunghissimi 19 mesi della ripartenza, pur non essendo ancora terminato il compito e pur dovendo ancora rischiarare pienamente alcune situazioni del passato che hanno portato al grave impasse e all’intervento di Bankitalia”.

“Nelle ultime settimane si è instaurato un clima positivo intorno all’operazione di aumento di capitale. E non solo da parte degli ‘addetti ai lavori’ ma anche dei cittadini – continuano le due cariche istituzionali -. E’ un’immissione di capitale e di fiducia nella banca, individuata tra i ‘motori’ strategici per riavviare sviluppo sul territorio sulla base di un più stretto legame con lo stesso. Per questo le notizie quotidiane del ‘io ci sto’, ‘noi ci stiamo’- che vengono un po’ da tutti, famiglie, imprenditori, associazioni economiche- rappresentano buone notizie nella direzione di un investimento su e per il territorio, non solo individuale”.

Vitali e Gnassi considerano “sostanzialmente e simbolicamente significativa la partecipazione all’operazione da parte di tutti i soggetti che, in qualche modo, sono rappresentativi del tessuto socioeconomico. Non abbiamo dimenticato, ad esempio, le belle parole che qualche mese fa pronunciò il presidente di Confindustria, Maurizio Focchi, disponibile “a costituire un gruppo aperto agli imprenditori disponibili per un supporto concreto al momento dell’aumento di capitale che sarà chiesto da Banca d’Italia al termine del commissariamento.”. Focchi però legittimamente avvertiva: vogliamo essere coinvolti realmente nelle sorti della banca”.

“Crediamo profondamente che queste intenzioni sussistano ancora – sottolineano Vitali e Gnassi - e dunque l’invito che come Istituzione rivolgiamo a Confindustria, alle associazioni, ai singoli imprenditori privati è quello di non fare mancare il proprio apporto a questa operazione per la città e il territorio, considerando Provincia e Comune di Rimini essi stessi in sintonia e ‘garanti’ di quella ‘inversione gestionale’ della banca che deve obbligatoriamente segnare il cammino della ‘nuova e trasparente’ Cassa di Risparmio di Rimini. Il 24 aprile è a un passo. L’appello che facciamo a noi stessi e a Rimini è quello di non perderlo. Dobbiamo tutti farne uno verso l’altro per raggiungere l’obiettivo.”.

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