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Economia

Banca Carim, approvato per il 2015 un bilancio di svolta

Certificati gli esiti dell’incisiva azione di risanamento. Il Piano Industriale 2016 – 2017 introduce tratti di discontinuità economica e gestionale rispetto al passato e prefigura significativi margini di crescita

Il bilancio 2015 di Banca Carim certifica gli esiti dell’incisiva azione di risanamento. Il Piano Industriale 2016 – 2017 recentemente approvato introduce tratti di discontinuità economica e gestionale rispetto al passato e prefigura significativi margini di crescita della competitività aziendale nel percorso di creazione di valore, già a far tempo dall’esercizio in corso. In crescita l’operatività e il risultato dell’attività caratteristica con la clientela. La perdita d’esercizio (37,9 mln) riflette la confluenza nell’anno degli oneri straordinari della ristrutturazione aziendale (cessione delle Filiali periferiche e incentivazione all’esodo), della cessione di crediti deteriorati (35 mln), e della maggiore copertura dei crediti anomali, nonché il contributo al salvataggio delle quattro banche in crisi. I recuperi di efficienza così conseguiti saranno destinati ai nuovi investimenti previsti dal piano industriale 2016-2017 per il rilancio aziendale.

Approvati dal Consiglio di Amministrazione i risultati dell’esercizio 2015: impieghi a clientela stabili (-0,5%), in linea con il sistema (-0,3%). Carim ha erogato nell’anno 244 mln di nuovi finanziamenti a beneficio di 4.113 prenditori, con una forte crescita nel settore dei mutui per l’abitazione e dei finanziamenti agli investimenti, confermandosi Banca di riferimento per famiglie e piccole medie imprese, per garantire il supporto finanziario al tessuto imprenditoriale dei territori di insediamento. Raccolta in lieve flessione (-3,2%), anche a seguito della dismissione delle Filiali di Abruzzo e Molise. Risultato dell’attività ordinaria in miglioramento, nonostante la flessione dei tassi; commissioni nette a € 33,0 mln (+8,1%), Margine operativo positivo per € 21,5 mln, nonostante il minore rendimento del Portafoglio Titoli di proprietà, gli oneri straordinari connessi alle misure di incentivazione all’esodo del personale dipendente e la contribuzione al Fondo di Garanzia dei Depositi e al Fondo di Risoluzione delle crisi bancarie (4,6 mln).

Rettifiche su crediti per oltre 70 mln ed eliminazione di crediti deteriorati  per circa 170 mln: realizzata la prima operazione di cessione di crediti anomali. Ridotto il valore degli avviamenti di circa 9 mln a seguito della cessione delle Filiali periferiche. Ridotte le spese amministrative (-6,1%). Il Tier1 ratio ed il Total Capital ratio si attestano rispettivamente a 8,53% e 10,86%. Adeguate riserve di liquidità: in data 15 marzo Banca Carim rimborsa alla clientela un prestito subordinato da 50 mln.

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