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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Cambio al vertice di Confindustria, Maggioli lascia a Bozzi: "Romagna sempre più unita"

Cambio al vertice di Confindustria Romagna. Si è tenuta nel padiglione delle feste delle Terme di Castrocaro l'assemblea degli industriali che lo ha designato.

Cambio al vertice di Confindustria Romagna. Si è tenuta nel padiglione delle feste delle Terme di Castrocaro l'assemblea degli industriali che lo ha designato. È quindi l’imprenditore Roberto Bozzi il nuovo presidente di Confindustria Romagna che guiderà l’associazione nel quadriennio 2021-2025. La designazione di Bozzi era stata fatta dal Consiglio direttivo a ottobre.

L'assemblea ha inoltre eletto gli otto vicepresidenti: Pierluigi Alessandri all’internazionalizzazione e all’attrazione di investimenti esteri; Giacomo Fabbri all’organizzazione; Giovanni Giannini delega al forlivese-cesenate, alla transizione ecologica e all’energia; Luca Meneghin delega alla sicurezza e all’ambiente; Alessandro Pesaresi delega al riminese, alla mobilità e alle infrastrutture; Davide Stefanelli delega alla transizione digitale e all’innovazione; Tomaso Tarozzi delega al ravennate, alle relazioni industriali e all’education; Alessia Valducci delega al credito e allo sviluppo associativo.

“E' bello vedere che la Romagna poco alla volta diventa una realtà unica”, spiega il neopresidente. E per Bozzi la Romagna assieme deve essere in grado di riuscire a intercettare i fondi del Pnrr per tracciare il suo futuro e che, sempre secondo Bozzi, “sta lavorando per avere un'unica identità, con una sempre maggiore voglia di creare una grande comunità di fronte alla sfide del futuro”. Bozzi si pone in continuità con la presidenza di Paolo Maggioli. Che saluta così: “La nuova presidenza eredita una Confindustria in grande salute economica, frutto della scelta di unirci”. Il testimone dopo un esponente di Rimini passa ora ad uno di Ravenna: “Era previsto che fosse così”, aggiunge Maggioli.

VIDEO - Il debutto di Roberto Bozzi

La sfida delle Pnrr

“La sfida che raccolgo è di continuare sulla strada intrapresa da Paolo Maggioli, che ha saputo guidare saldamente l’associazione ampliandone la rappresentanza nonostante le difficoltà della pandemia, e dando concretezza alla visione che gli imprenditori delle tre province romagnole indicarono sette anni fa proprio qui, a Castrocaro – afferma il nuovo presidente Bozzi - La mia presidenza sarà improntata fortemente sulla collegialità”. 

Sul territorio ci sarà grande attenzione al lavoro che svolgerà Romagna Next, il Comitato di coordinamento delle Istituzioni Romagnole rispetto ai progetti per il PNRR, e verrà dato seguito al progetto di Città Romagna, con l’auspicio di proiettarlo sul piano istituzionale: “Penso che la Romagna debba avere una sua configurazione amministrativa precisa dentro la Regione – aggiunge Bozzi – Sulla stessa logica, continueremo a chiedere per la Romagna ente camerale che rappresenti tutte le tre province, e lavoreremo all’individuazione di un valido imprenditore che possa ben rappresentare l’attuale Camera di commercio della Romagna”.

“Oggi segniamo un nuovo importante traguardo per Confindustria Romagna – spiega il presidente uscente Paolo Maggioli - Sono stati anni sicuramente impegnativi in cui abbiamo dovuto affrontare grandi sfide e come nel caso della pandemia, inimmaginabili. Anni in cui abbiamo costruito molto gettando solide basi che ci hanno permesso di trovarci qui oggi, con le nostre imprese in ottimo stato e in corsa per il rilancio. Nel 2016, quando è nata Confindustria Romagna non tutti avrebbero scommesso sul successo della fusione. È quindi grande la soddisfazione nel vederci uniti e in cammino verso il futuro”. 

Roberto Bozzi, consigliere delegato dell’azienda Vulcaflex di Cotignola ha alle spalle una lunga esperienza associativa con esperienza internazionale e incarichi sia a livello nazionale, sia in Confindustria Romagna dove è stato vicepresidente con delega alle Relazioni industriali e nella territoriale di Ravenna, alla guida della Sezione Gomma e Plastica. Nato a Milano nel 1967, dopo gli studi linguistici inizia a lavorare all’interno dell’azienda di famiglia come controller. Dopo una esperienza di 10 anni come amministratore delegato di una azienda del gruppo, dal 2005 Roberto Bozzi è presente a Cotignola, sede storica dell’azienda dal 1965. L’azienda è specializzata nella produzione di pelli sintetiche per il settore automobilistico.

I temi nell’agenda della nuova presidenza

Rilancio economico - “Il PIL sta crescendo anche oltre le attese, ma bisogna dare stabilità e continuità al rimbalzo osservato in queste settimane; il sistema delle imprese è, e deve continuare ad essere, il grande protagonista della ripresa. Le aziende della Romagna si trovano oggi in corsa per il rilancio, ma gli ostacoli non mancano, primo tra tutti l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia.  Il PNNR rappresenta una opportunità senza precedenti per dare continuità al rimbalzo ma, come lo stesso Presidente Bonomi ha ricordato, non sono solo soldi che arrivano dall’Europa per fare investimenti: rappresenta anche la grande opportunità di fare quelle riforme che il nostro paese aspetta da oltre 30 anni”, spiega Bozzi.

Transizione energetica - “La Romagna può essere e deve diventare la green energy valley d’Italia: qui la transizione energetica è reale ed è già in corso, come dimostra la recente inaugurazione del primo deposito costiero di GNL pensato e realizzato dall’amico Guido Ottolenghi nostro presidente fondatore. 
La transizione è un passaggio che richiederà tempo: come dimostrano i rincari recenti del prezzo del gas, abbiamo e avremo ancora bisogno del metano presente nei nostri fondali. È bastato l’annuncio della sospensione temporanea nel processo di approvazione per il Nord Stream 2, il gasdotto tra Russia e Germania che passa per il Mar Baltico, a far impennare del 15% i prezzi del gas naturale. Lo abbiamo qui. Sappiamo estrarlo. Lo facciamo da decenni con successo e in sicurezza grazie a competenze e talenti riconosciuti in tutto il mondo. I progetti green al largo delle nostre coste, dall’hub energetico ai parchi eolici, sono benvenuti e necessari, e devono procedere in parallelo alle attività esistenti. Occorre continuità nella produzione nazionale dal gas naturale, la fonte fossile più pulita che ha un ruolo imprescindibile nella transizione verso la decarbonizzazione. Ne abbiamo bisogno, e va utilizzata prima la produzione nazionale dell’importazione, meno impattante per l’economia e l’ambiente”.

Infrastrutture - “Strade, scali portuali e aeroportuali, ferrovie, infrastrutture digitali: per rendere la nostra terra più attrattiva e competitiva non si può prescindere da una strategia lungimirante e una visione ampia e integrata dei collegamenti e degli snodi fondamentali, materiali e immateriali. Occorrono progetti concreti da attuare in tempi brevi, anche per intercettare i fondi del PNRR. Qualcosa si sta muovendo: il porto di Ravenna sta ridisegnando il suo volto, con l’avvio dei cantieri per l’approfondimento dei fondali e l’arrivo di navi più grandi, e finalmente ha corpo il collegamento veloce tra Forlì e Cesena, con l’obiettivo di sgravare di gran parte del traffico l’attuale via Emilia. Servono nuovi investimenti in bacini di raccolta dell’acqua che affianchino la diga di Ridracoli, per esempio un nuovo invaso”.

“Vanno potenziate le reti digitali dell’ultimo miglio, soprattutto nelle aree produttive e in quelle montane. Uno dei nodi principali resta l’alta velocità: Da tempo insistiamo sulla necessità di avere l’alta velocità vera in Romagna e sulla dorsale adriatica: una innovazione straordinaria, un beneficio enorme per tutti i settori, partendo da quello turistico. Muoversi da Bologna alla Romagna deve diventare come spostarsi da un quartiere all’altro di una grande città: le distanze vanno accorciate anche per far tornare a casa la sera i nostri studenti che troppo spesso abbandonano per lavoro i nostri territori; e, perché no, invogliare i giovani talenti di Milano o del nord Italia a venire a lavorare in Romagna. Senza dimenticare le reti viarie, dall’indispensabile adeguamento sostanziale dell’asse E45/E55 alla Marecchiese oggetto di lungaggini burocratiche anche dopo il passaggio della gestione Anas”.

Tra le altre priorità il rafforzamento dei campus universitari e della rete dei Tecnopoli, l'istruzione per avere le giuste competenze sul territorio e il rilancio del turismo.

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