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Economia

Carlo Carli (Confagricoltura): “Il sistema agroalimentare pronto alla fase 2”

Il presidente delle province di Rimini e Forlì-Cesena: "L’accesso al credito è uno dei temi più importanti per supportare un settore che nonostante non si sia fermato, non naviga certo in acque sempre calme"

Il settore dell’agroalimentare non si è fermato, nonostante la gravità della situazione e le tante incognite che pesano anche sull’agricoltura. Gli agricoltori di Forlì, Cesena e di Rimini sono stati in prima linea nelle settimane dell’emergenza, per garantire ai cittadini, alla grande distribuzione, come ai negozi di prossimità, l’approvvigionamento delle derrate alimentari. “E’ un momento molto difficile per tutti – afferma Carlo Carli, Presidente di Confagricoltura di Forlì-Cesena e di Rimini – e quindi in primis il mio pensiero va a gli associati e alle loro famiglie, collaboratori e dipendenti, ma anche ai dipendenti e collaboratori dell’associazione, perché possano mantenere la salute, perché questo è il bene più prezioso che abbiamo. In queste settimane non si è fermato nessuno di noi, né i soci, che hanno lavorato nelle loro aziende, né il lavoro dei nostri uffici, il cui personale, che ringrazio, lavora sulle richieste di contributi e su tutte gli altri adempimenti burocratici, per assistere gli associati anche nell’accesso al credito”.

Proprio l’accesso al credito è uno dei temi più importanti per supportare un settore, quello dell’agricoltura, che nonostante non si sia fermato, non naviga certo in acque sempre calme. La situazione economica del settore, anzi, non è scevra da problemi, anche derivati dall’emergenza. “Con i ristoranti e gli alberghi chiusi – spiega Carli – si è sicuramente contratta la domanda per alcuni settori, come per le cantine più piccole, che scontano anche il non avere una distruzione struttura e per questo siamo vicini ai nostri associati, anche lavorando al loro fianco, con la regione, il ministero e la comunità europea, per valutare, lavorando per ottenere provvedimenti sulla distillazione obbligatoria. Ma siamo al fianco di tutti gli associati. Il comparto della zootecnia, per esempio, non è esente da problemi, così come gli agriturismi. Le gelate dei giorni scorsi hanno messo in evidenza problemi anche per il settore della frutta. A questo proposito stiamo proponendo una revisione al mondo assicurativo per le calamità naturali con deroga alla legge che vieta di dare contributi alle produzioni assicurabili”.

Non è tutta una lamentela, però, perché nei tanti tavoli territoriali, regionali e nazionali Confagricoltura si è confrontata al meglio con le altre realtà istituzionali, associazioni di categoria, sindacati “rilevo, anzi – sottolinea Carli – una rinnovata cooperazione fra tutti che fa ben sperare, soprattutto per l’uscita dall’emergenza e l’inizio della cosiddetta fase 2. Sono convinto che queste settimane abbiamo visto di fronte a noi la messa in opera di quella città Romagna di cui tutti parliamo da tempo e nella quale noi crediamo fermamente. Sono segnali molto positivi, soprattutto perché dimostrano che i corpi intermedi, le istituzioni, gli imprenditori ci sono. C’è voglia di lavorare tutti assieme per uscire dall’emergenza e per rimboccarsi le maniche per il dopo”. 

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