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Economia

Caso Rovereta, i sindacati: "Massima preoccupazione per i dipendenti"

Venerdì i sindacati hanno incontrato lavoratrici e lavoratori in assemblea

Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, insieme alle rappresentanze sindacali unitarie di Petroltecnica e di Rovereta, esprimono la "massima preoccupazione" per quanto avvenuto venerdì e per le "drammatiche conseguenze che avrà per le centinaia di lavoratrici e lavoratori di entrambe le aziende". "Le vicende che coinvolgono la Rovereta sono note sin dall'inizio, quando il 19 febbraio scorso era stato posto sotto sequestro una parte dell'impianto - spiegano i sindacati -. Sequestro contro cui aveva ricorso l'azienda, ottenendo immediatamente il dissequestro con prescrizioni, a cui stavano lavorando e che erano ormai ultimate. Venerdì il Tribunale del Riesame aveva giudicato inammissibile il ricorso che aveva avanzato il pubblico ministero conto il dissequestro. Notizia appresa in Rovereta, da parte dei dipendenti, con l'immaginabile sollievo, dopo mesi di incertezza e preoccupazione per il loro futuro lavorativo".

Sempre venerdì i sindacati hanno incontrato lavoratrici e lavoratori in assemblea, convocata per definire un accordo tra gli stessi che in maniera solidale hanno deciso di mettere in comune ciascuno alcune proprie ore di permessi, costituendo un “fondo ferie” a disposizione di tutti, per non rimanere a casa senza stipendio, in attesa del tempo necessario per il ripristino pieno dell'attività lavorativa. "E proprio venerdì, neanche 2 ore dopo l'assemblea, quando la situazione volgeva verso una soluzione, non immediata, non senza sacrifici, ma comunque positiva, che aveva rasserenato gli animi, arriva la notizia che il Comune di Coriano ha emesso un ordinanza di immediato fermo di ogni attività nelle sedi di Petroltecnica e Rovereta site in Via Rovereta", spiegano i sindacati.

"L'ordinanza costringe a fermare ogni attività, quindi alle lavoratrici ed ai lavoratori è stato comunicato Venerdì pomeriggio che da Lunedì staranno a casa - proseguono i sindacati -. Non sappiamo per quanto, non sappiamo cosa potrà succedere. Chiunque può comprendere lo sconcerto se non l'angoscia in cui ha fatto precipitare la notizia. Come organizzazioni sindacali, insieme alla Rsy, preoccupata come tutti gli altri dipendenti del proprio lavoro, ci siamo immediatamente attivati per non lasciarli soli e cercare soluzioni o una via d'uscita. Abbiamo richiesto la riconvocazione urgente del Tavolo di Crisi in Prefettura, e riconosciamo la massima attenzione da parte dell'Istituzione che governa il territorio, che aveva convocato tutte le parti in due incontri la settimana scorsa, ultimo dei quali venerdì 29 Marzo, a cui erano presenti oltre ai rappresentanti di Provincia di Rimini, Regione Emilia Romagna, Itl, azienda e Confindustria, anche il Sindaco di Coriano oltre a Noi e alle RSU, rappresentanti dei lavoratori. Il Tavolo era stato aggiornato a quando avessimo avuto gli elementi necessari per definire la tutela dell'occupazione anche attraverso l'utilizzo degli ammortizzatori sociali. Ma il precipitare della situazione, data dal blocco di ogni attività, ci consegna uno scenario per cui abbiamo ritenuto necessario richiedere un nuovo confronto con la massima urgenza". L'incontro in Prefettura è fissato per martedì: "Da parte nostra cercheremo di capire come trovare una soluzione efficace per il mantenimento dell'occupazione, perché il nostro obiettivo è che neanche un posto di lavoro vada perduto", concludono i sindacati.
 

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