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Economia

Operazione da 40 mlioni, il Credito Industriale è tutto sammarinese

Accordo tra la Carim e Banca Partner Spa per la vendita dell'intera partecipazione detenuta nel CIS Credito Industriale Sammarinese SpA da parte dello storico istituto sotto commissariamento

E' arrivata nel tardo pomeriggio di lunedì la firma dell'accordo tra la Carim, Cassa di Risparmio di Rimini, e Banca Partner Spa per la vendita dell'intera partecipazione detenuta nel CIS Credito Industriale Sammarinese SpA da parte dello storico istituto bancario riminese. In sostanza, la CIS torna ad essere interamente sammarinese, operazione in qualche modo epocale, anche per l'importo: si stima, infatti, che l'accordo sia stato finalizzato per una cifra tra i 35 ed i 40 milioni di euro.

Per avere la piena ufficialità sul buon esito dell'accordo, occorre attendere il parere definitivo della Banca centrale di San Marino, che viene però ritenuto un semplice proforma. L'accordo, infatti, gode di una garanzia importante, essendo stato siglato congiuntamente dai commissari straordinari di Carim, Piernicola Carollo e Riccardo Sora, nominati dalla Banca d'Italia dopo il commissariamento dell'istituto riminese avvenuto nel 2010.

La “Partner” assicura che l'operazione “contrariamente a quanto generalmente avviene, dal punto di vista occupazione sarà indolore, mantenendo inalterato l'attuale numero dei dipendenti grazie alle strutture delle due aziende – CIS e Banca Partner – fortemente complementari”. Si tratta di uno dei pochi casi in cui una banca d'affari completa un'operazione con un istituto forte sul 'retail', ciò sul mercato degli istituti tradizionali e "a sportello".

Massimo Merlino, presidente di Banca Partner, spiega che “questa operazione è finalizzata a dar vita ad un'unica struttura sinergica, in grado di offrire oltre ai servizi tipici della banca tradizionale anche un'ampia gamma di prodotti e servizi di investimento e gestione dei patrimoni, estremamente innovativi e proiettati sui mercati internazionali”.

Insomma una anticipazione, aggiunge Merlino, “delle tendenze del sistema finanziario sammarinese verso una sempre maggiore internazionalità”. Soprattutto, però, si ritiene questa acquisizione “un segnale importante anche per il rilancio dell'economia della Repubblica, perchè con questa aggregazione industriale si viene a creare un istituto più forte e più sicuro, nel rispetto delle regole di trasparenza e delle linee tracciate dall'Autorità di Vigilanza nell'ambito della moderniazzazione e dell'internazionalizzazione del sistema bancario e finanziario”. 


I commissari di Banca Carim motivano l'operazione con la costatazione del “venir meno della vocazione internazionale della Cassa, alla luce di motivazioni aziendali e di contesto che inducono politiche di consolidamento e di rifocalizzazione del business”.
 

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