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Territorio / Santarcangelo di Romagna

Promozione e commercializzazione della "Zvola da Acqua": al via il progetto di valorizzazione

La cipolla bionda detta anche cipolla dell’acqua (zvòla da aqua, in dialetto) era tradizionalmente coltivata lungo la zona bassa del Marecchia

Due imprese agricole di Santarcangelo sono state inserite in questi giorni nel registro di Denominazione comunale d’origine per la produzione della “Zvola da Acqua” e potranno quindi utilizzare il marchio De.Co. per la promozione e la commercializzazione della cipolla bionda. Sulla base del disciplinare – redatto e approvato a settembre dello scorso anno – il comitato di valutazione composto da un funzionario comunale e uno di FoCuS, nonché da due esperti di Coldiretti, ha dunque verificato la presenza dei requisiti e inserito le prime due aziende agricole, entrambe ubicate nella frazione di Sant’Agata-San Bartolo, nel registro che certifica la produzione del prodotto tipico del territorio.
 
La cipolla bionda detta anche cipolla dell’acqua (zvòla da aqua, in dialetto) era tradizionalmente coltivata lungo la zona bassa del Marecchia. Irrigata facendo scorrere l’acqua dei fossi che si dipartivano dal fiume, usati alternativamente da coltivatori e mugnai, questa varietà precoce di cipolla romagnola ha rappresentato per molto tempo una forma di sostentamento per moltissimi abitanti della zona: i santarcangiolesi erano infatti chiamati “cipolloni” (“zvùléun”) dai vicini riminesi, proprio perché famosi per coltivare questa cipolla in grandissime quantità. “Prende corpo un progetto di valorizzazione di un prodotto tipico del territorio santarcangiolese iniziato negli scorsi anni che assume un’importanza strategica per la città sotto diversi punti di vista”, affermano gli assessori al Turismo Emanuele Zangoli e alle Attività economiche Angela Garattoni.

“Da un lato, si preserva una tradizione e un patrimonio culturale che attinge alle radici contadine della nostra città e che incentiva anche la sostenibilità dei consumi e dello stile di vita. Dall’altro, invece – concludono gli assessori Zangoli e Garattoni – grazie a un sistema virtuoso si inserisce un elemento di valore nella rete turistica ed economica del nostro territorio, a partire dalle le aziende iscritte al registro che vedono riconosciuta una produzione di qualità. Dal lato turistico, infine, si rafforza la presenza nel circuito di Città Slow e Slow Food, potenziando anche la promozione dell’immagine e dell’identità di Santarcangelo”. Tutte le informazioni sul marchio De.Co. della Cipolla dell’acqua sono disponibili nella scheda tematica dedicata: www.comune.santarcangelo.rn.it/eventi-turismo/denominazione-comunale-di-origine-de-c-o.

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