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Coldiretti: “Agricoltura più forte dopo il coronavirus, ora l'intero settore sia volano per ripresa”

Nell’assemblea Nazionale di fine anno l’importanza del settore è emersa dai dati 2019 sulla produzione: l'Italia a livello europeo al primo posto per valore aggiunto e per numero di occupati

“Siamo giunti quasi al termine di questo 2020 attraversato da una crisi pandemica che ha sconvolto la nostra economia, la nostra società, che ci sta mettendo ancora a dura prova e che ancora ci chiede di vigilare e di non abbassare la soglia di attenzione”. Lo afferma Guido Cardelli Masini Palazzi, Presidente di Coldiretti Rimini, evidenziando come le misure adottate per limitare il diffondersi della pandemia “abbiano colpito duro il canale della ristorazione e dell’ospitalità, determinando effetti negativi in molti settori specifici del più ampio comparto agricolo”. "Ovviamente non è che la pandemia abbia fatto scoprire per la prima volta l’importanza del settore agricolo, però mai come oggi – sottolinea il Direttore di Coldiretti Rimini Anacleto Malara – è evidente a tutti il ruolo decisivo che la filiera agricola e quella agroalimentare svolgono in Italia, nonché l’importanza di un comparto, quello agricolo appunto, su cui il Paese ha potuto contare e fare affidamento per superare i mesi che sono alle spalle e per affrontare i mesi che ci spettano ancora. Il settore ha dimostrato tutta la sua strategicità, continua il Direttore Malara, soprattutto nel periodo più complesso, caratterizzato da una corsa all'approvvigionamento alimentare e da una concentrazione improvvisa della domanda alimentare”. 

“Coldiretti, come sempre fatto – afferma il Presidente Cardelli Masini Palazzi - continuerà a lavorare e a tenere alta la guardia al fine di evitare che speculatori senza ritegno tentino di approfittare del difficile momento che vive la nostra economia con l'obiettivo di tutelare i produttori agricoli, le filiere sane e l'agroalimentare Made in Italy di qualità. Non possiamo, ad esempio – prosegue il Presidente di Coldiretti Rimini - accettare trattati che di fatto avvallano la pirateria agroalimentare, occorre difendere la nostra biodiversità e la nostra distintività produttiva, quella che tutto il mondo ci invidia e, spesso, tenta di soffiarci per via 'legali' (ma illogiche) come l'etichetta a semaforo Nutri-Score (che rischia di creare un grosso fraintendimento sul valore e sulla qualità della varietà dei nostri prodotti, ma anche illegalmente, mediante frodi e contraffazioni. Tutti gli italiani, conclude, devono essere consapevoli del bene prezioso che abbiamo e che in molti cercano in tutti i modi di derubarci”.

Nell’assemblea Nazionale di Coldiretti di fine anno l’importanza del settore agricolo è emersa dalla lettura dei dati 2019 sulla produzione, con l'Italia che a livello europeo è al primo posto per valore aggiunto e per numero di occupati, con quest'ultimo che oggi ha ampiamente superato il milione. “Il cibo,  spiega il Vice Direttore di Coldiretti Rimini, Giorgio Ricci è infatti sviluppo, occupazione e crescita, come testimonia il valore economico del Made in Italy. Inoltre, continua Ricci, il cibo è anche sinonimo di cura del territorio e dell’ambiente, grazie a metodi di produzione che a livello mondiale risultano i meno inquinanti, più rispettosi del benessere animale e più efficienti anche dal punto di vista del consumo di acqua”.

Il 2020 per l’agricoltura non è stato un anno di difficoltà solo per via della pandemia, ma da un rapporto di Coldiretti Nazionale è emerso che il rincorrersi di eventi meteorologici estremi è costato all’agricoltura italiana oltre 14 miliardi di euro, tra perdite della produzione agricola e danni alle strutture e infrastrutture nelle campagne. Da non dimenticare poi neppure le problematiche legate al dissesto idrogeologico e al consumo di suolo che incidono inevitabilmente sul bilancio agricolo. “E’ indispensabile, se si vuole veramente tutelare la nostra agricoltura e l’indotto economico che si genera da essa - conclude il Vice Direttore Ricci - che tutti i cittadini acquistino prodotti autenticamente italiani. Non si tratta soltanto di una scelta sicura e di qualità, ma è anche il modo migliore per non disperdere un patrimonio che è sociale, economico e culturale, perché la terra è concretezza, ricchezza, rispetto della natura e dell’ambiente, programmazione e quindi visione”. 

E' Natale, un Natale diverso dagli altri. Alla fine di un anno infausto che ci ha lasciati segnati per tutto quello che è stato. In questo momento, Coldiretti Rimini vorrebbe condividere con tutti una citazione di Josè Saramago, portoghese, premio Nobel per la Letteratura nel 1998, che diceva: "Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre!"

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