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Economia

Coldiretti incontra le aziende di tutta la provincia riminese

Sul tavolo le tematiche di attualità, fiscali e tecniche del comparto agricolo per dire sì al cibo naturale: a tutela dell’ambiente, sostegno della biodiversità e valorizzazione delle risorse naturali

Sono iniziati già da qualche settimana e proseguiranno per tutto il mese di Dicembre gli incontri territoriali che Coldiretti Rimini ha organizzato e promosso in tutta la provincia, aperti agli imprenditori agricoli per affrontare le tematiche di attualità, fiscali e tecniche grazie all’apporto degli esperti di Coldiretti. Coinvolte tutte le vallate, comuni e località, da Novafeltria a Rimini, a San Vito e Morciano, un viaggio sul territorio molto importante per il comparto agricolo di Coldiretti Rimini, che rappresenta un’ulteriore occasione di confronto, condivisione e crescita. “Sono momenti estremamente costruttivi e propositivi – sottolinea il Presidente di Coldiretti Rimini, Guido Cardelli Masini Palazzi - con una platea di imprenditori attenta ed interessata alle tematiche dibattute. Siamo in piena fase di trasformazione per il settore agricolo che è tornato a svolgere un ruolo chiave all’interno del sistema economico.” “Gli incontri sono un’importante occasione anche per sottolineare il valore della petizione lanciata da Coldiretti per proporre una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia” racconta Alessandro Corsini Direttore di Coldiretti Rimini.“ Il cibo sintetico, creato in laboratorio è pericoloso per la salute umana, dannoso per l’ambiente e molto inquinante -. Coldiretti invece dice sì al cibo naturale: a tutela dell’ambiente, sostegno della biodiversità e valorizzazione delle risorse naturali”. La petizione, che in questi giorni tanti cittadini stanno firmando negli uffici di Coldiretti e nei mercati, compreso il mercato di Campagna Amica è supportata da tantissime amministrazione comunali. “La minaccia è reale – prosegue Alessandro Corsini -. Dalla carne prodotta in laboratorio al latte ‘senza mucche’, fino al pesce senza mari, laghi e fiumi. Per non parlare del miele senza il volo delle api. Il cibo in provetta potrebbe presto inondare il mercato europeo, poiché già ad inizio 2023 potrebbero essere introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue. Una proposta, quella del cibo sintetico, guidata da investimenti di colossi dell’high tech, della chimica, della finanza e presentata strumentalmente come opportunità per l’ambiente e per la salute”. “La carne in provetta, cancella l’identità di una intera nazione e del nostro territorio -  afferma il Presidente - È importante sostenere e difendere il cibo naturale, salutare e sostenibile contro i surrogati biotecnologici spacciati per alimenti che aiutano l'ambiente.”

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