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Secondo la Coldiretti l'88% degli italiani è disposto a spendere più soldi per prodotti green e a km0

L’agricoltura italiana è la più green d’Europa con il taglio record in un decennio del 20% sull’uso dei pesticidi che al contrario aumentano in Francia, Germania e Austria

L’88% degli italiani è disposto a pagare di più per il cibo sostenibile che non inquina, prodotto con logica da economia circolare, l’83% lo farebbe per avere prodotti tracciabili e il 73% per acquistare una specialità proveniente da un determinato territorio. E’ quanto emerge dal Rapporto Coldiretti/Censis sulle abitudini alimentari degli italiani nel post Covid. Nonostante campagne di marketing aggressive che cercano di far passare come green alimenti ipertecnologici – spiegano Coldiretti/Censis -, in tempo di pandemia gli italiani continuano ad identificare il cibo sostenibile con quello tipicamente italiano. Non a caso, nella scelta degli acquisti la social reputation delle aziende produttrici è importante per il 90% dei consumatori, e per il 50% di questi decisiva, con la componente essenziale della buona reputazione che viene identificata nella sua territorialità.

L’agricoltura italiana è la più green d’Europa con il taglio record in un decennio del 20% sull’uso dei pesticidi che al contrario aumentano in Francia, Germania e Austria. Lo rende noto la Coldiretti in occasione della giornata mondiale della sicurezza alimentare dell’Onu sulla base dell’ultimo report Eurostat che registra invece un aumento del 6% in Francia che si contende con l’Italia il primato agricolo nell’Unione Europea. Il risultato per i consumatori è che i cibi e le bevande stranieri sono sei volte più pericolosi di quelli Made in Italy con il numero di prodotti agroalimentari extracomunitari con residui chimici irregolari che è stato pari al 5,6% rispetto alla media Ue dell’1,3% e ad appena lo 0,9% dell’Italia, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Efsa.

I consumatori italiani quindi possono contare sull’agricoltura nazionale con la leadership Ue nel biologico con 80 mila operatori, il maggior numero di specialità Dop/Igp/Stg riconosciute (316), 526 vini Dop/Igp e 5.333 prodotti alimentari tradizionali e la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori con Campagna Amica. L’agricoltura italiana è leader per la sostenibilità con appena il 7,2% di tutte le emissioni di gas serra prodotte a livello nazionale, contro il 44,7% dell’industria e il 24,5% dei trasporti nel 2020, secondo l’analisi Coldiretti sul nuovo Rapporto Greenitaly.

Un risultato che vede l’agricoltura italiana leader anche a livello europeo con emissioni pari a 30 milioni di tonnellate di Co2, la metà della Francia (76 milioni di tonnellate) e largamente sotto i 66 milioni di tonnellate della Germania, i 41 milioni del Regno Unito e i 39 milioni della Spagna. A spingere la svolta green - conclude  Guido Cardelli Masini Palazzi presidente di Coldiretti Rimini - è stata la possibilità di diversificare le attività a livello aziendale, valorizzando i residui e i sottoprodotti di origine agricola, oltre a far fronte a costi crescenti per raggiungere l’autosufficienza energetica.

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