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Confagricoltura ai neo parlamentari: "Tenete fede agli impegni presi, le imprese agricole aspettano misure concrete"

Carlo Carli, presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini, si rivolge così ai neo deputati e senatori eletti. Ma indirizza un plauso anche a "tutti gli altri candidati che si sono resi disponibili a condividere con noi le problematiche che i nostri soci vivono quotidianamente"

"Ci congratuliamo con i parlamentari eletti sul nostro territorio e, visto che molti di loro hanno partecipato ai nostri incontri in campagna elettorale, li invitiamo a riprendere in mano il documento che gli abbiamo consegnato, 'Produrre non è peccato!', confermando la nostra piena disponibilità a continuare il percorso di dialogo e confronto che è stato avviato. Un percorso che vuole affrontare e sciogliere i nodi dell'agricoltura, riportare il settore primario al centro dell'agenda politica per difendere il reddito degli agricoltori e incrementare la potenzialità produttiva del comparto". 

Carlo Carli, presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini, si rivolge così ai neo deputati e senatori eletti. Ma indirizza un plauso anche a "tutti gli altri candidati che si sono resi disponibili a condividere con noi le problematiche che i nostri soci vivono quotidianamente, ci auguriamo che nei loro ruoli presenti e futuri possano continuare a riservare all'agricoltura l'attenzione che merita”.

Confagricoltura guarda con favore al nuovo scenario politico in corso di definizione. "Gli italiani al voto hanno espresso compattezza e desiderio di stabilità. Sono certo che il nuovo esecutivo riconoscerà l’importanza di tutelare l’imprenditoria agricola, da sempre volano di sviluppo e crescita economica per il Paese - aggiunge Carli - Ed è importante che da un territorio a forte vocazione agricola come la Romagna possano arrivare a Roma le istanze del nostro mondo agricolo, ribadite a chiare lettere nel documento 'Produrre non è peccato!': danni correlati agli effetti dei cambiamenti climatici, misure per far fronte ai rincari energetici e dei mezzi tecnici, contenimento della fauna selvatica e ristori per le aziende danneggiate, il nodo dell'ulteriore giro di vite sui prodotti fitosanitari ammessi, e il grande problema del reperimento della manodopera”.

"Il momento storico che stiamo affrontando richiede un intervento deciso a supporto degli imprenditori e dei lavoratori della filiera - conclude Carlo Carli - E’ necessario mettere in campo ogni sforzo possibile per tutelare un settore nevralgico per la nostra economia e per la Romagna".

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