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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Misano Adriatico

Confesercenti: "L'insediamento in area Bandieri sarà colpo mortale per il commercio locale"

Fabrizio Vagnini, presidente provinciale: "Stonano le affermazioni del sindaco che lo dipinge un 'parco' con verde, viabilità strategica e 5/6 negozi monomarca"

“Siamo davvero stupiti per il candore con cui il sindaco Piccioni ha parlato dell'insediamento commerciale nell'area Bandieri come di un 'parco'. Di verde non c'è assolutamente nulla, forse il colore dei capannoni...”. Fabrizio Vagnini, presidente provinciale di Confesercenti, critica duramente l'Amministrazione comunale dopo la scelta di prorogare la conferenza di servizi per la realizzazione del polo commerciale. “Abbiamo sempre detto un fermo no a nuovi insediamenti di cui Misano non sente alcun bisogno, e che andrebbero a danneggiare definitivamente il già sofferente commercio locale – attacca Vagnini -. La proroga ci ha colto di sorpresa e ci dà molto fastidio, così come stonano le affermazioni del sindaco che dipinge un 'parco' con verde, viabilità strategica e 5/6 negozi monomarca. Già non è chiaro se si tratterà di 22mila o 26mila metri quadri. Ciò che è certo, è che si tratterà di contenitori commerciali da 5/6 mila metri quadri l'uno, non certo di negozietti. Il modello è quello dell'area in cui sorge il Decathlon a Savignano: è forse un parco?”.

Non regge, per Vagnini, giustificare l'insediamento con la realizzazione, in cambio, di opere viarie che agevolino l'accesso al Misano World Circuit. “Le motivazioni del sindaco non sono plausibili. Abbiamo un autodromo di livello internazionale, non è possibile che per realizzare un sottopasso o una rotatoria non si potessero trovare altre forme di finanziamento. Ne pagheranno il prezzo le piccole e medie imprese del commercio e quelle limitrofe, per cui il nuovo polo sarà un colpo mortale”. “Gli operatori del commercio sono estremamente preoccupati – fa eco Antonio Gaia, presidente di Confesercenti Misano -. Il sindaco ci dice che i proprietari dei terreni hanno dei diritti acquisiti. Ma anche concedere la proroga era un atto dovuto? I tempi non sono stati rispettati, data la scadenza dei termini si sarebbe potuto riaprire un ragionamento. Il nuovo insediamento non porterà qualcosa in più alla città, come sostiene l'Amministrazione, bensì arrecherà un danno micidiale alle piccole attività”.  

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