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Economia

Confesercenti: "Per superare la crisi più interventi di politica economica"

I dati di Unioncamere sulla “congiuntura del commercio in Emilia Romagna” nel 3° trimestre 2012 continuano a far registrare difficoltà pesanti soprattutto per ciò che concerne le piccole imprese

Se le notizie di questi giorni sull’andamento nazionale dei consumi prefigurano scenari da dopoguerra, nella nostra regione i dati forniti da Unioncamere sulla “congiuntura del commercio in Emilia Romagna”, sebbene non siano così allarmanti, segnalano una tendenza negativa che dal primo trimestre 2008 non sembra purtroppo arrestarsi. A commentare i dati il direttore della Confesercenti Emilia Romagna, Stefano Bollettinari.

“I dati di Unioncamere sulla “congiuntura del commercio in Emilia Romagna” nel 3° trimestre 2012 continuano a far registrare difficoltà pesanti soprattutto per ciò che concerne le piccole imprese - premette Bollettinari -. In particolare in riferimento all’andamento delle vendite, le piccole imprese fino a 5 addetti soffrono il calo più pesante (-8,4%) unitamente a quelle da 6 a 19 addetti (-7,1%). Constatiamo con preoccupazione anche la flessione della consistenza delle imprese attive nella nostra regione dove, rispetto al settembre dell’anno precedente, hanno chiuso i battenti oltre 500 negozi al dettaglio e circa 1.000 imprese commerciali nel complesso del settore".

"E’ evidente che per invertire o almeno attenuare questo trend sfavorevole in atto occorrono soprattutto interventi di politica economica a livello nazionale che riguardino sia il miglioramento della capacità di spesa dei consumatori e l’occupazione, sia un supporto più determinante alle piccole imprese per ciò che concerne innovazione e credito attraverso politiche di settore e finanziamento dei Confidi", conclude il direttore di Confesercenti Emilia Romagna.

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