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Economia

Conti in ripresa per Italian exhibition group che chiude il 2021 con un +28,4%

Il gruppo conclude "l'esercizio più difficile" della sua storia con Ebitda a 21,6 milioni di euro, in aumento di 19,8 milioni di euro rispetto al 2020

Conti decisamente in ripresa rispetto al 2020 per Italian exhibition group, la società nata dalla fusione della Fiere di Rimini e di Vicenza. Il cda approva la relazione finanziaria annuale 2021 che registra, tra gli altri dati, ricavi totali consolidati per 102,5 milioni di euro, in crescita di oltre il 28% sul 2020, e un risultato netto di pertinenza degli azionisti della capogruppo a 1,6 milioni di euro rispetto alla perdita di 11,3 milioni del 2020. Dunque, come si legge nella relazione, il gruppo conclude "l'esercizio più difficile" della sua storia con Ebitda a 21,6 milioni di euro, in aumento di 19,8 milioni di euro rispetto al 2020. Nel corso dell'esercizio sono stati incassati contributi a fondo perduto per 28,2 milioni a parziale ristoro delle perdite causate dal Covid. Il risultato ante imposte è negativo per un milione di euro, rispetto ai 16,5 di rosso del 2020, e quello di periodo del gruppo lo è per 700.000 euro, in miglioramento di 11,8 milioni rispetto all'anno precedente. Nell'ultimo trimestre dell'anno, mette in evidenza la relazione, anche al netto dei ristori, si torna a "una redditività operativa pienamente positiva".

I dati dicono inoltre che la posizione finanziaria netta ammonta a 105 milioni di euro, con l'indebitamento netto che si riduce di quasi 24 milioni di euro; e quella monetaria a quasi 70 milioni con una riduzione dell'indebitamento per 24,2 milioni. Durante l'anno, prosegue la relazione, il gruppo ha "continuato a presidiare l'equilibrio finanziario e le proprie capacità di investimento, e dispone di scorte di liquidità e linee di credito non utilizzate per 60 milioni di euro. Il patrimonio netto consolidato supera i 93 milioni, in leggero aumento. Ancora più nel dettaglio, il valore della produzione è di 22,7 milioni di euro, su di oltre il 28%: il covid ha pesato per 50 milioni di euro, ma "la forte ripartenza" del settore fieristico-congressua... nella seconda metà dell'anno ne ha fatti recuperare 40. Grazie a eventi top quali Vicenzaoro September ed Ecomondo. Una ulteriore spinta da 9,5 milioni l'ha garantita la crescita di alcune manifestazioni, mentre l'impatto delle partite non ricorrenti ha portato una variazione positiva per 27,5 milioni di euro. Così i ricavi dei 31 eventi organizzati del 2021 ammontano a 38,5 milioni di euro, in riduzione del 27,4%. Quelli del quarto trimestre ammontano a 26 milioni, in netta crescita. Il business degli eventi ospitati, otto, ha generato ricavi per 2,1 milioni di euro. Per gli eventi congressuali incassi da 6,9 milioni di euro, in risalita di oltre il 170%; dai Servizi correlati 23 milioni, in aumento del 10,2%. La capogruppo chiude il 2021 con 72,6 milioni di euro di ricavi, Ebitda a 18 milioni e un utile di un milione. A marzo è ripresa l'attività fieristica e si sono svolte Sigep, Vicenzaoro January, T.Gold e VO'Clock con "risultati soddisfacenti anche al netto di qualche inevitabile disdetta". In precedenza, a Dubai si era svolto Jgt Dubai con risultati "superiori alle attese".

A fine marzo a Rimini ecco Beer and food attraction, Mir ed Enada; a Vicenza Abilmente primavera. Dunque, "la recrudescenza Covid di inizio anno non ha comportato, al momento, alcuna cancellazione di eventi" e anche ora "prosegue regolarmente la commercializzazione e la promozione" delle manifestazioni, segnala Ieg. Sul fronte dello sviluppo internazionale, a gennaio si è chiusa l'operazione per l'organizzazione di Brasil trading fitness fair a San Paolo dal 18 al 20 novembre, ed è stata firmata una lettera d'intenti con Koelnmesse Gmbh per portare Sigep in giro per il mondo. Allo studio ci sono dossier di penetrazione nei mercati americani, africani e asiatici. Ieg segnala di non avere attività dirette nei Paesi coinvolti nel conflitto o colpiti dalle sanzioni; piuttosto il gruppo "rimane esposto al più generale rischio che il conflitto causi un rallentamento dell'economia mondiale". Il cda fissa infine la convocazione dell'Assemblea degli azionisti in sede ordinaria per il 29 aprile.

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