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Costituita l'associazione dei Bar-Ristoranti della spiaggia

Mercoledì nella Sede Provinciale di CNA Rimini, si è svolta l'Assemblea costitutiva della nuova Associazione dei Bar-Ristoranti della spiaggia di Rimini aderente a CNA

Mercoledì nella Sede Provinciale di CNA Rimini, si è svolta l’Assemblea costitutiva della nuova Associazione dei Bar-Ristoranti della spiaggia di Rimini aderente a CNA. Alla nuova Associazione hanno dato la loro adesione 19 imprese. L’Assemblea ha eletto Presidente Gabriele Boldrini, che ha dichiarato: “I nostri problemi sono sia di natura nazionale, come i temi delle concessioni balneari, che locale, come i piani spiaggia”.

“Crediamo di trovare in CNA l’assistenza tecnico-legale, oltre che la rappresentanza negoziale, che ci occorrono per seguire adeguatamente queste delicate partite. Il nostro sarà un atteggiamento costruttivo e propositivo, per arrivare a soluzioni più vicine alle reali esigenze delle nostre spiagge. Vogliamo la riqualificazione vera, ci impegneremo anche nella nostra formazione professionale, ma non possiamo accettare formule che limiterebbero la qualità e l’efficienza degli interventi”. Il percorso di assistenza tecnico-legale insieme ai consulenti CNA è già iniziato e per lunedì 10 dicembre è stata fissata la prima riunione.

All’Assemblea hanno partecipato Elisa Muratori, Responsabile Regionale di CNA Balneatori, e Cristiano Tomei, Presidente Nazionale di CNA Balneatori, che a proposito della proroga di 5 anni delle concessioni balneari votata in Commissione del Senato, dichiarato: “La proroga è insufficiente e inadeguata. Insufficiente, perché non rilancia gli investimenti né l’occupazione. Inadeguata, perché non dà certezze agli operatori, mentre da parte del Governo non c’è mai stato un tentativo ufficiale di recarsi a Bruxelles per discutere della questione”.

“Quella che è stata scritta nella notte fra il 3 e 4 dicembre – ha proseguito Tomei – è una pagina poco felice. Non si era mai visto arrivare  da Bruxelles, e da un semplice portavoce,  una stroncatura di questo genere prima ancora che una Commissione parlamentare di uno Stato membro nel pieno delle sue funzioni avesse deliberato. Secondo noi, è stata un’ingerenza inaccettabile, un’intimidazione verso l’Italia.  Tanto più grave in quanto non si sono verificati analoghi interventi di fronte ad atti come quello della Spagna, che proroga le concessioni balneari per 75 anni: non un emendamento ancora in fase di discussione, come nel nostro caso, ma un provvedimento già passato al voto.  Va anche detto che non abbiamo più fiducia nei rappresentanti italiani nel Parlamento europeo: non sono riusciti a far passare nemmeno una delle nostre istanze. Mentre sarà al prossimo Governo nazionale che chiederemo una vera presenza ai tavoli di europei per aprire una trattativa incisiva, come quella portata avanti da altri Paesi”.

“Inoltre – ha concluso Tomei – a nostro giudizio il settore dei bar di spiaggia neppure rientra nella direttiva europea sui servizi, la cosiddetta Bolkenstein: infatti, gli atti che riguardano il nostro settore sono concessioni di beni, e non di servizi”.                                                                                                                                  
 

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