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Economia

Credito e risparmio in provincia: l’ammontare dei prestiti è di 9 miliardi di euro

I temi del credito e del risparmio sono monitorabili attraverso una serie complessa di indicatori che tengono conto di numerose variabili e fenomeni a partire dalle dinamiche della struttura del sistema bancario

Il tema del credito e, in particolare, degli investimenti è cruciale per lo sviluppo dei territori. Gli investimenti rappresentano infatti la “cerniera” tra la domanda di oggi e l’offerta di domani. Gli ultimi dati di analisi sul contesto nazionale rilevano che dopo una fase di ripresa gli investimenti sono ora di nuovo in decelerazione e che, complessivamente, le dinamiche del credito attualmente sono condizionate non tanto da difficoltà nell’accesso quanto dalla debolezza della domanda. Le prospettive sono orientate poi ad un progressivo incremento dei costi di concessione del credito.

"Negli ultimi due anni la Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini ha svolto per il proprio territorio di riferimento un ruolo di vero e proprio driver per lo sviluppo. - ha dichiarato Fabrizio Moretti, Presidente dell’ente camerale - Per quanto riguarda il credito, in particolare, ha messo in campo una serie di azioni mirate a favore delle imprese fra le quali il sostegno finanziario ai Consorzi Fidi e l’accesso al Fondo per lo sviluppo. Temi cruciali poi come quello della digitalizzazione delle imprese hanno potuto contare sulla concessione di contributi specifici. In uno scenario come quello attuale, caratterizzato da un generale rallentamento dell’economia e dal moltiplicarsi di aree di incertezza, la Camera di commercio conferma il proprio impegno nel migliorare le condizioni operative e strategiche per rendere le nostre imprese sempre più forti e competitive”. I temi del credito e del risparmio sono monitorabili attraverso una serie complessa di indicatori che tengono conto di numerose variabili e fenomeni a partire dalle dinamiche della struttura del sistema bancario ai principali aggregati (impieghi, depositi e sofferenze). L’analisi che segue osserva per ragioni di sintesi i dati relativi solo ad alcuni dei principali aggregati; per approfondimenti più completi si rimanda alle elaborazioni complete curate dalla Banca d’Italia.

Prestiti e risparmio finanziario – provincia di Rimini

In base ai dati provvisori della Banca d’Italia (Ufficio Ricerca Economica di Bologna), in provincia di Rimini, al 30 settembre, l’ammontare dei prestiti totali è di 9 miliardi di euro (6,6% del totale regionale): il 60,4% è destinato alle imprese, il 34,9% alle famiglie. Rispetto allo stesso periodo del 2017, si rileva un incremento nella concessione dei prestiti totali (+1,7%) superiore alla variazione regionale (+1,1%). Il dato è sostanzialmente in linea con il trend positivo degli ultimi 12 mesi (sui 12 precedenti) par a +1,6%. In aumento sia i prestiti alle imprese (+1,5%) sia quelli alle famiglie (+2,3%). A beneficiare maggiormente dei primi è il settore manifatturiero (+9,1%), seguito dal settore dei servizi nel suo complesso (+0,7%); in diminuzione, invece, i prestiti verso il settore delle costruzioni (-1,7%).

Riguardo al risparmio finanziario, in provincia, al 30/9/2018, l’ammontare risulta di 14.2 miliardi di euro (6,4% dell’Emilia-Romagna); il 65,7% è assorbito dai depositi bancari, il restante 34,3% dai titoli a custodia. Rispetto al 30/9/2017, si rileva un incremento del risparmio totale (+2,3%): in aumento i depositi (+5,8%), in calo il valore de titoli a custodia (-4,0%) per effetto anche dei corsi discendenti delle loro quotazioni (fonte Banca d’Italia - Ufficio Ricerca Economica di Bologna). In merito alla dinamiche dei prestiti, secondo le elaborazioni effettuate da CLAS per l’Osservatorio sul Credito di Unioncamere Emilia-Romagna, con riferimento al primo semestre del 2018, risulta un discreto grado di soddisfazione nel rapporto banca-impresa in provincia di Rimini: sebbene la maggior parte delle imprese coinvolte nella rilevazione (il 71%) non abbia fatto esplicita richiesta di finanziamento nei primi sei mesi dell’anno. Tra coloro che hanno presentato relativa richiesta (29%), nella maggior parte dei casi il credito è stato interamente concesso (21%) e la quasi totalità delle imprese rispondenti (il 90%) si è sempre trovate in condizione di poter adempiere agli impegni finanziari assunti con le banche. Inoltre, più della metà dei rispondenti ha ritenuto adeguato sia il tasso applicato sia le garanzie richieste.

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