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Tra dubbi e cautele riprende a crescere la produzione di fotovoltaico

Il trimestre tra aprile a giugno, fa segnare, seppure in maniera cauta e certamente inferiore rispetto al 2011, un incremento della produzione di energia da fotovoltaico

Il trimestre tra aprile a giugno, fa segnare, seppure in maniera cauta e certamente inferiore rispetto al 2011, un incremento della produzione di energia da fotovoltaico. In sostanza esaminando i dati forniti dal GSE (Gestore Servizi Energetici) i kW immessi in rete nell’ultimo trimestre (aprile/giugno) registrano un aumento del 20,1%, che vuol dire una ripresa rispetto al modesto 5,9% del periodo precedente.

Comunque in un anno l’incremento della produzione complessiva è stato del 90,4%, infatti si è passati da 31125,6 kW a 59248,5 kW. In particolare si deve segnalare l’incremento di Bellaria Igea Marina (fotovoltaico sull’area ex discarica), Montefiore, Novafeltria, Rimini. Va ricordato che molti di questi nuovi impianti sono integrati e quindi non occupano superficie a terra. Peraltro va detto che ormai gli impianti a terra su suolo agricolo non sono più incentivati, mentre rimangono attivi gli incentivi per le aree produttive.

Ora occorre capire cosa succederà ora con il V conto energia che entrerà in vigore tra 45 giorni, il 27 agosto, poiché è stata raggiunta la soglia dei 6 miliardi di euro, che costituiva il limite raggiunto il quale entra in vigore il nuovo provvedimento. I cui affetti dovranno essere attentamente esaminati, sia per quanto concerne l’ammontare degli incentivi, sia per quanto riguarda le procedure per essere l’ammissione, nel senso che è obbligatoria l’iscrizione ad un registro che finora non era previsto.

E’ evidente che non può essere persa di vista l’importanza di far crescere un settore fondamentale sia per l’economia che per l’ambiente. Del resto sarebbe miope e controproducente pensare di non raggiungere gli obiettivi del Pacchetto Energia dell’Unione Europa, il famoso meno 20% di consumi, il più 20% di fonti rinnovabili e il meno 20% di produzione di gas clima alteranti. Certo è che continua a mancare un Piano Strategico Nazionale dell’energia, e nonostante gli sforzi locali, (la Provincia ha adottato recentemente il proprio Piano dell’Energia), questa è un lacuna dell’intero Paese.

L’Assessore Stefania Sabba fa notare che "l’emanazione del bando regionale per l’adesione al Patto dei Sindaci è in questo caso un ulteriore tentativo di spronare le pubbliche amministrazioni, in particolare in questo caso i Comuni, a fare di più per avvicinarci all’Europa che della sostenibilità fa un punto di eccellenza nello sviluppo dell’economia e non solo. Infine va notato come in questa fase l’interesse per le energie rinnovabili, in funzione dei cambiamenti normativi e dei contributi economici, si stia progressivamente spostando verso il biogas e il mini e micro eolico".

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