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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Crescono le imprese in rosa della provincia di Rimini: sono il 21,8% del totale

Secondo i dati della Camera di Commercio nell'ultimo anno l'incremento ha sfiorato il 2%, i principali settori economici risultano il Commercio, l’Alloggio e ristorazione e i servizi

 dati Infocamere-Movimprese, a fine 2021, rilevano una crescita delle imprese femminili attive, superiore sia all’incremento regionale sia a quello nazionale, nel territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini. Si tratta della maggiore variazione annua verificatasi nel lungo periodo, inserita in un contesto decennale caratterizzato prevalentemente da diminuzioni o situazioni di stabilità. Le imprese femminili aumentano nella maggior parte dei principali settori: servizi alle persone, immobiliare, manifatturiero e servizi alle imprese. Calano, invece, nell’agricoltura, mentre rimangono stabili sia nel commercio sia nell’alloggio e ristorazione. Da evidenziare, in ultimo, la crescita delle società di capitale. “Finanziamenti e consapevolezza finanziaria nelle imprese femminili” è il tema del webinar che la Camera organizza per il prossimo 15 febbraio nell’ambito del “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa”.

“Come ha dichiarato il Presidente Mattarella nel suo discorso di insediamento, ‘ancora tante donne sono escluse dal lavoro, e la marginalità femminile costituisce uno dei fattori di rallentamento del nostro sviluppo, oltre che un segno di ritardo civile, culturale, umano’ – commenta Roberto Albonetti, Segretario generale della Camera di commercio della Romagna – L’imprenditoria femminile, come il lavoro femminile in genere, ha subito in modo più accentuato gli effetti negativi della pandemia e sono ancora molte le barriere che le donne imprenditrici devono superare, tra cui la carenza di politiche dedicate, prima fra tutte quella per l'accesso al credito. Perciò i segnali positivi che giungono dall'analisi dei dati di fine 2021 sono di ottimo auspicio. Positiva è stata l'introduzione del Fondo per il sostegno dell'Impresa Femminile a dicembre 2020, con lo stanziamento di 40 milioni di euro a cui, nel dicembre 2021, sono stati aggiunti altri 400 milioni di euro rappresentati dalle risorse del PNRR. Per una crescita inclusiva e sostenibile è cruciale riservare alle imprese femminili sostegno in tutto il percorso imprenditoriale: incentivi economici, percorsi formativi adeguati e sviluppo delle competenze, strumenti di welfare e di conciliazione tra vita familiare e lavorativa. È necessaria, inoltre, un’adeguata competenza finanziaria: le donne, per farsi spazio, devono conoscere tutte le opportunità che la finanza può mettere a disposizione per i loro progetti di crescita. Per questo motivo, per la tappa del roadshow organizzato da Unioncamere insieme alle Camere di commercio ‘Giro d’Italia delle donne che fanno impresa’, che si terrà on line il 15 febbraio, abbiamo scelto il tema “Finanziamenti e consapevolezza finanziaria nelle imprese femminili”. Sarà per le imprenditrici un'occasione di conoscenza e di accrescimento della consapevolezza delle proprie capacità finanziarie e degli strumenti a disposizione per scelte più consapevoli nella definizione delle strategie finanziarie delle proprie imprese in contesti mutevoli e mercati globali”.

Al 31 dicembre 2021 in provincia di Rimini si contano 7.578 imprese femminili attive che costituiscono il 21,8% del totale delle imprese attive (21,3% in Emilia-Romagna e 22,7% in Italia); nel confronto con il 31 dicembre 2020 si riscontra un aumento delle imprese femminili dell’1,8%, superiore sia all’incremento regionale (+1,2%) sia alla variazione positiva nazionale (+0,6%). Nel dettaglio, la variazione annua 2021-2020 di tale tipologia di impresa risulta essere la maggiore tra le variazioni tendenziali negli ultimi dieci anni, periodo nel quale trend crescenti si sono alternati a fasi di calo o situazioni di stabilità. I principali settori economici risultano il Commercio (30,4% delle imprese femminili), l’Alloggio e ristorazione (17,7%), le Altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone) (11,1%), le Attività immobiliari (9,1%), l’Agricoltura (7,1%) e l’Industria Manifatturiera (5,4%); rispetto al 31 dicembre 2020 si registra un incremento in tutti i principali settori, con l’eccezione rappresentata dall’Alloggio e ristorazione (-0,7%): +0,3% nel Commercio, +3,9% nelle Altre attività di servizi, +3,0% nell’Immobiliare, +1,7% nell’Agricoltura e +2,2% nel Manifatturiero. Da rilevare, inoltre, la crescita dei Servizi alle imprese (+4,4%, 4,4% del totale delle imprese femminili).

I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive sono, nell’ordine: Altre attività di servizi (56,2%), Alloggio e ristorazione (28,3%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (28,2%), Commercio (26,5%), Agricoltura (22,2%) e Attività immobiliari (20,4%). Riguardo alla natura giuridica delle imprese femminili, prevalgono le imprese individuali (63,4% del totale), seguite dalle società di persone (18,4%) e società di capitale (16,9%); in termini di variazione annua crescono le imprese individuali (+1,1%) e, soprattutto, le società di capitale (+6,1%), mentre rimangono sostanzialmente stabili le società di persone (+0,2%).

In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come la maggioranza delle imprese femminili provinciali si trova nel comune di Rimini (43,3%), classificato come “Grande centro urbano”; buona anche la presenza nei comuni di Riccione (13,6%), Bellaria-Igea Marina (6,7%), Santarcangelo di Romagna (6,0%) e Coriano (2,2%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 28,5%), e di Cattolica (7,6%), Misano Adriatico (3,9%) e San Giovanni in Marignano (2,2%) (”area del Basso Conca”, totale 13,7%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Morciano di Romagna (2,2%) (Valconca), Verucchio (2,2%) e Novafeltria (2,0%) (Valmarecchia). In ultimo, i comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive risultano essere Maiolo (31,0%), Casteldelci (27,4%), Cattolica (25,7%), Novafeltria (25,2%), San Leo (24,5%), Riccione (24,0%), Pennabilli (24,0%), Morciano di Romagna (23,3%) e Montefiore Conca (23,0%).

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