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Economia

Crisi economica e prezzi al consumo, Federconsumatori: "Aumento dell'1,5% e redditi in calo"

"Serve attenzione al rilancio di una occupazione di qualità e retribuita dignitosamente nonché prestare molta attenzione ai redditi medi annui"

La rilevazione dei prezzi al consumo nel territorio di Rimini del mese di maggio confermano la corsa dell’inflazione al +1,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente ( su base nazionale + 1,3% ). Con un
tasso di inflazione a questi livelli le ricadute per i cittadini riminesi saranno di circa + 400,00 Euro a famiglia
l’anno. E' quanto annuncia Federconsumantori Rimini. "A pesare su tale andamento, sono ancora una volta in particolare i beni energetici, Su base annua la divisione registra una variazione del +5,1%. (energia elettrica più 15,8 %), a seguire troviamo la divisione trasporti con un + 4,7% , altri beni e servizi + 3,3 % con un aumento importante dei servizi finanziari infine servizi ricettivi e ristorazione più 2,8%".

L'associazione evidenzia: "La corsa inflattiva e gli aumenti dei prezzi al consumo nel nostro territorio si ferma all’1,5% grazie al contenimento dei prodotti relativi al “carrello della spesa” ( prodotti alimentari e bevande analcoliche ) che nel mese di maggio registrano una variazione congiunturale del -1,4%% , quelle relativi alle comunicazioni del – 3,2% , della scuola – 1,9% , dell’abbigliamento – 1,7% dei servizi ricreativi e culturali + 0.2%, contenimenti che ora in ragione delle nuove riaperture non esiteranno a crescere nuovamente. Federconsumatori vigilerà attentamente su queste dinamiche, continuando a monitorare in particolare l’aumento eccessivo dei beni energetici in particolare delle bollette luce, gas, acqua. Non ci stanchiamo di ripetere, in tale contesto, quanto sia urgente e necessario disporre misure efficaci a sostenere le famiglie in questa delicata fase, anche alla luce dei dati allarmanti relativi al crollo della spesa delle famiglie".

Chiosa Federconsumatori: "Bisognerebbe fare molta attenzione al rilancio di una occupazione di qualità e retribuita dignitosamente nonché prestare molta attenzione ai redditi medi annui dei nostri cittadini pari 20,332 euro, in calo dello 0,4% e ben al di sotto delle medie regionali e nazionali. Nella nostra città si sta allargando la forbice sociale, fra i pochi che hanno tanto ed i tanti che hanno poco, il lavoro è meno retribuito che nel resto della regione e sopratutto occorre intervenire su sommerso ed evasione".

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