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Economia

Crisi nel settore sport, la Regione corre ai ripari con sette milioni

Crollo dei tesseramenti: via a un piano per salvare le associazioni dalla chiusura

Più di sette milioni di euro per salvare le associazioni sportive colpite duramente dalla pandemia: con la zona bianca la ripresa di tutte le attività è finalmente possibile, ma ci sono da fronteggiare la "fuga" dei tesserati (c'è chi ha perso anche il 50-60% delle adesioni) e le difficoltà ad affrontare le spese. L'operazione salvataggio è in due bandi che sta preparando la Regione a favore delle circa 6.000 associazione sportive dilettantistiche dell'Emilia-Romagna. "Con l'approdo recente in zona bianca e con la ripresa a pieno organico delle attività dopo tanti mesi, la Regione vuole sostenere economicamente la ripresa dello sport a settembre", ha spiegato giovedì in commissione Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidenza regionale. Dalle associazioni "arriva un grido di allarme, per le difficoltà nel sostenere le spese e per il calo di iscrizioni. L'abbandono della pratica sportiva, soprattutto da parte dei più giovani, è un segnale preoccupante, anche perché sono in aumento patologie come obesità e diabete proprio in questa fascia d'età". Un primo bando da due milioni di euro sarà destinato ad eventi e progettazioni sportive per la prossima stagione 2021-2022. Sarà pubblicato già nella prima decade di agosto, si estenderà fino ai primi giorni di settembre (con la possibilità di allungare ulteriormente i termini) e prevederà di coprire progetti in cantiere, o già realizzati, con un contributo del 70% o del 50% e per una spesa fino a 30.000 euro. Il secondo bando, invece, prevederà ristori diretti per le associazioni sportive dilettantistiche in difficoltà a causa della pandemia.

In questo caso le risorse non sono state ancora definite ma dovrebbero aggirarsi intorno ai cinque milioni di euro: "I fondi arriveranno entro un mese, quando l'Assemblea voterà l'assestamento di bilancio, e il bando sarà costruito nei tempi più celeri possibile", ha precisato Manghi. L'ipotesi in campo è di sostenere economicamente soprattutto quelle realtà sportive che hanno riscontrato un importante differenziale negativo in termini di tesseramenti e adesioni. Ci vuole, secondo Manghi, una "azione immediata e agevole per un mondo in emergenza, in larga parte volontaristico". L'obiettivo per la seconda metà dell'anno "è conservare i propositori di sport". (fonte Dire)

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