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Economia

Crisi Scm, l'azienda propone l'uscita volontaria a tutti i dipendenti

In questo percorso verrà esplorata la possibilità di ricorrere alla CIGS per cessazione delle attività del sito di Rimini SCM Fonderie Srl

Si è svolto giovedì 22 novembre presso gli uffici dell’assessorato alle Attività Produttive della Regione Emilia-Romagna l’incontro tra SCM Fonderie (società che gestisce gli stabilimenti di Rimini e di Villa Verucchio), le Organizzazioni Sindacali di categoria e le RSU degli stabilimenti. L’Azienda, nell’ambito di un processo condiviso e come ulteriore segno di disponibilità per arrivare ad una soluzione al grave stato di crisi delle Fonderie, anche su sollecitazione delle Organizzazioni sindacali e delle Istituzioni comunali e regionali, ha accolto la proposta di estendere possibili accordi di uscita volontaria ai dipendenti del Gruppo SCM, occupati presso tutte le unità produttive localizzate nell’ambito della provincia di Rimini e, in particolare, ai dipendenti pensionandi e con profili professionali compatibili o realisticamente acquisibili dal personale delle Fonderie al termine di un percorso di riqualificazione professionale. 

In questo percorso verrà esplorata la possibilità di ricorrere alla CIGS per cessazione delle attività del sito di Rimini SCM Fonderie Srl anche finalizzata alla ricollocazione professionale avvalendosi di eventuali strumenti messi a disposizione da parte della regione ER. L’Azienda auspica che, in considerazione dell’ampia disponibilità manifestata, venga mantenuto un atteggiamento collaborativo e costruttivo con le Sigle sindacali, presupposto indispensabile per dare seguito alle proposte ed "aperture” fornite.

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