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Dati turistici, Riccione brinda a un'estate col segno postivo

Unica nota stonata è l'extralberghiero che ha dovuto fare i conti con le problematiche legate ai campeggi

I dati pubblicati dall’Osservatorio turistico regionale raccontano di un primo semestre del 2017 che si chiude a Riccione con un +6% di presenze (pari a 1.163.000 pernottamenti) e +10,8% di arrivi, numeri che sono un’ottima premessa e fanno ben sperare per la seconda parte dell’anno. In particolare, se ci si sofferma sul mese di giugno, si nota come nonostante il venir meno di eventi importanti dal punto di vista della visibilità e delle presenze - come ad esempio Riccione Green Park (lo scorso anno è terminato il 19 giugno) -  e della totale assenza di programmazione e promozione, per i noti motivi, la città abbia registrato +2,3% nelle presenze (pari a 635.189 pernottamenti) e +6,8% negli arrivi, mantenendo un appeal confermato anche da dinamiche di prezzo che la posizionano nel gruppo di testa rispetto ai principali competitors nazionali.

All’interno di un territorio provinciale che si dimostra ancora una volta in grado di garantire ottime performance, particolarmente significative rispetto al totale sono le percentuali in deciso aumento relative agli arrivi dall’estero, soprattutto quelle fatte registrare da mercati storicamente importanti come la Germania (+15%), la Svizzera (+9,3%), la Russia (+26%), la Svezia (+76%) e la Finlandia (+23,8%). Unica nota stonata in un quadro decisamente positivo è il dato relativo all’extralberghiero (gennaio-giugno meno 11,7%), che sconta sicuramente l’incertezza dovuta alle recenti vicende che hanno coinvolto i campeggi e le nuove forme di ospitalità difficilmente rilevabili statisticamente.

“La fotografia dei primi sei mesi dell’anno è un ottimo avvio e non possiamo che aspettarci risultati più che buoni per luglio e agosto – dichiara l’assessore al turismo Stefano Caldari - . Il fatto che tornino a crescere i numeri del mercato estero, nonostante un aeroporto non ancora a pieno regime, è il segno che ci sono tutte le premesse per un nuovo e importante posizionamento sul fronte dell’internazionalizzazione e ci deve spingere ancor di più a lavorare come sistema turistico regionale in questa direzione. E’ innegabile che per questa stagione paghiamo la mancanza di programmazione, di nuovi eventi e della scarsa promozione di quelli consolidati, ma siamo già al lavoro per recuperare e sono molto fiducioso. Il nostro tessuto è fertile ed attraente, la nostra offerta di qualità, i nostri operatori dinamici: gli ingredienti per raggiungere ottimi traguardi ci sono tutti”.

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