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Energia rinnovabile, Cna chiede azioni veloci: "Bene i pannelli solari in centro, ma occhio alle tempistiche"

Cna: "Sono già molti i residenti del centro storico che si stanno attivando per le installazioni dopo essere stati in standby per dieci anni"

Il governo ha iniziato a discutere in Consiglio dei Ministri a febbraio le misure per contenere il caro bollette stanziando 6 miliardi e il 21 aprile il cosiddetto “decreto bollette” è diventato legge, prevedendo, tra le altre cose, anche la possibilità di installare pannelli fotovoltaici negli edifici dei centri storici, con la sola esclusione di quelli vincolati. "Per troppi anni è stato insensatamente vietato dal Rue vigente l’installazione di termocappotti e/o pannelli, costringendo chi volesse vivere in una casa “green” a trasferirsi in periferia, salvo poi rilevare che il centro storico si spopola e le vetrine dei negozi chiudono", scrive Cna Rimini.

"Ora apprendiamo con favore l’intendimento dell’amministrazione di procedere con la variante al Rue, ma è indispensabile trattare la materia con la stessa urgenza con la quale è stata affrontata a livello nazionale, infatti gli incentivi del superbonus 110% prevedono che gli impianti siano installati entro il 31 dicembre 2022. Considerando i tempi tecnici per l'approvvigionamento del materiale, la progettazione, l'installazione e l'allaccio alla rete elettrica, se l'intendimento dell'assessore Montini non trovasse sbocco in un provvedimento approvato entro l'estate, i cittadini del centro storico perderebbero i benefici previsti dai bonus, subendo un ingiusto danno" prosegue Cna.

Che aggiunge: "Sono già molti i residenti del centro storico che si stanno attivando per le installazioni dopo essere stati in standby per dieci anni, ora sono determinati ad arrivare fino in fondo e sarebbe un peccato se lo dovessero fare in modo abusivo, ma come dargli torto, hanno dalla loro l’amore per l’ambiente e una legge nazionale che all’articolo 9 contempla la possibilità di procedere all’installazione senza la necessità di acquisire permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso. Dunque, se l’amministrazione vuole evitare inutili e dispendiosi contenziosi e mettere i cittadini nelle condizioni di beneficiare delle misure incentivanti previste dal governo, pensi e adotti un percorso accelerato per arrivare in tempi rapidi all’approvazione della variante che porterà benefici per i residenti, per il centro storico, per le imprese e per l’economia del territorio".

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