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La Fiera va a gonfie vele, Ieg stacca un primo trimestre record con 77 milioni di ricavi

Corrado Arturo Peraboni: "Risultati estremamente positivi, con il record di fatturato, il ritorno alla redditività e alla generazione di cassa"

Italian Exhibition Group si mette alle spalle la pandemia e stacca un primo trimestre dell'anno da record. Il cda della società nata dalla fusione delle Fiere di Rimini e di Vicenza accende il semaforo verde al resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo. Che registra, mette in luce l'amministratore delegato Corrado Arturo Peraboni, "risultati estremamente positivi, con il record di fatturato, il ritorno alla redditività e alla generazione di cassa". Dunque, ragiona, "i segnali di ripartenza post pandemia manifestatisi a fine 2022 si sono ulteriormente consolidati". Permettendo al gruppo di "recuperare i volumi" di alcune manifestazioni slittate di calendario e "soprattutto di registrare una solida crescita organica, unitamente all'espansione del portafoglio prodotti". Durante l'anno, conclude, come da piani di investimento e sviluppo si proseguirà nelle partnership strategiche, con le nuove acquisizioni e con l'espansione dei prodotti, "mantenendo il focus sul recupero della marginalità". Tornando ai numeri, a fine marzo i ricavi ammontano a 77 milioni di euro, in aumento di 39 milioni rispetto al 31 marzo 2022; i costi operativi a 41,7 milioni rispetto ai 22,5 dell'anno precedente; il margine operativo lordo cresce di 17,7 milioni e arriva a 24,7; il risultato operativo adjusted è di 20,5 milioni, in miglioramento di 17,5. Più nel dettaglio, il recupero del fatturato relativo alla ripartenza post Covid è di 14,2 milioni di euro, mentre il fatturato incrementale per la biennalità di alcune manifestazioni contribuisce per meno dell'1%. La crescita organica del fatturato è di 15,5 milioni, su del 40%, trainata in particolare dai maggiori volumi e in parte da effetti prezzo.

Ci sono benefici per circa 3,3 milioni di euro anche dalla variazione dell'area di consolidamento, a seguito dell'inclusione della partecipata V Group; mentre l'anticipazione di alcuni eventi porta una dote di 5,4 milioni. I ricavi da eventi rappresentano il 69% del fatturato, 52,8 milioni di euro, in aumento di 26,9 rispetto al primo trimestre 2022, grazie in particolare al ritorno alla calendarizzazione classica per Sigep, Vicenzaoro January e T.Gold. L'effetto restart incide per 10,4 milioni, la crescita organica delle manifestazioni per 8,8 milioni. Mentre l'anticipazione di alcuni eventi, come Key per l'energia, per 4,2, e l'inclusione della manifestazione Myplant and garden" per 3,3. Gli eventi ospitati registrano ricavi per 400.000 euro. A Palacongressi di Rimini e Vicenza convention centre si sono svolti complessivamente 25 congressi per 3,8 milioni di euro di ricavi, in crescita di 2,3. Mentre i ricavi dai servizi correlati ammontano a 19,3 milioni di euro, in aumento di 9,3. I costi operativi, prosegue il resoconto di bilancio, arrivano a 41,7 milioni di euro rispetto ai 22,5 del 31 marzo 2022, con un'incidenza percentuale sul fatturato che passa dal 59,1% al 54,1%. Il valore aggiunto è di 35,3 milioni di euro, in aumento di 19,8 milioni mentre il costo del lavoro di circa 10,6 milioni, in aumento di 2,1. L'Adjusted Ebitda margin si attesta al 32,1% sui ricavi rispetto al 18,4% precedente. La redditività percentuale è del 26,6% rispetto al 7,9% dello stesso periodo 2022. La gestione finanziaria peggiora invece di circa 1,2 milioni di euro; il risultato prima delle imposte è pari a 19,5 milioni di euro, in miglioramento di 16,2. Le imposte sul reddito sono pari a 5,6 milioni di euro con un tax rate del 28,6.

Il capitale investito netto cresce a oltre 199 milioni di euro, quello immobilizzato scende a 249,4 milioni e quello circolante netto è negativo per 43 milioni. La posizione finanziaria netta è pari a 91,3 milioni di euro, in miglioramento di 4,1 milioni. Tra gli eventi significativi registrati, il 27 febbraio scorso è stata perfezionata l'acquisizione di un ramo d'azienda contenente gli asset per la realizzazione di due manifestazioni fieristiche nel sud-est asiatico nei settori dell'oreficeria e del food. Un'operazione che prevede una quota di prezzo fisso di circa 1,1 milioni di euro e una quota variabile equivalente. Il 28 aprile, inoltre, l'assemblea ordinaria degli azionisti ha nominato il collegio sindacale confermando Alessandra Pederzoli come presidente e indicando Stefano Berti e Fabio Pranzetti come componenti effettivi, Meris Montemaggi e Luisa Renna come supplenti. Il nuovo organo rimarrà in carica fino all'approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2025. Non prescrive nessun obbligo per Ieg la sentenza del Consiglio di Stato pubblicata il 18 aprile in materia di partecipazioni indirettamente detenute dagli enti pubblici e il gruppo "non è a conoscenza né delle determinazioni che i soci pubblici di Rimini Congressi intendono assumere per conformarsi". Per quanto riguarda il prosieguo dell'anno, lo scenario macroeconomico "continua a presentare elementi di incertezza, sebbene i primi mesi dell'anno abbiano confermato la solidità della ripresa post pandemia". Per cui il gruppo confida di "poter perseguire gli obiettivi di marginalità definiti nel piano industriale, migliorando i volumi di fatturato atteso e consolidando la capacità di generazione di cassa a sostegno degli investimenti. (fonte: agenzia Dire)

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