rotate-mobile
Economia

Gli agricoltori romagnoli "discretamente soddisfatti" per la Legge di Bilancio 2023

Il presidente Carlo Carli: "Soddisfatti per alcuni interventi, si poteva osare di più per aiutare le filiere e il settore zootecnico"

Una discreta soddisfazione per una serie di interventi di grande importanza ma anche l’idea che si poteva fare di più per il settore agro-alimentare, uno dei cardini dell’economia italiana e romagnola. È questo il pensiero di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini in seguito alle misure introdotte dal disegno di Legge di Bilancio per il 2023. “Abbiamo accolto con favore la proroga dell’esenzione IRPEF sui redditi dominicali e agrari così come il rinvio di plastic e sugar tax - spiega il presidente Carlo Carli- Molto bene, inoltre, anche la rideterminazione del costo di acquisto dei terreni con imposta sostitutiva e il fondo per l’innovazione in agricoltura. In questo modo, grazie ai contributi e alle maggiori garanzie sui finanziamenti, è forte la possibilità di sviluppare progetti legati all’innovazione che permettano un aumento della produttività”. 

Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini, durante la campagna elettorale, aveva elaborato un documento – “Produrre non è peccato!” – consegnato ai candidati del territorio, avviando poi un dialogo con i parlamentari eletti. Tra gli aspetti evidenziati c’era il nodo della manodopera. Nella manovra c’è il ritorno dei voucher per permettere alle aziende di utilizzare il contratto di prestazione occasionale, “un elemento utilissimo per affrontare la scarsa manodopera del periodo estivo - commenta Carli - ma è positivo anche l’innalzamento dell’aliquota del credito di imposta su energia elettrica e gas naturale per le imprese agricole e la possibilità di accedere al credito per l’energia prodotta e autoconsumata così come avviene per le imprese classificate come energivore”. “Su questo punto è necessario, però, che gli interventi sul credito d’imposta riguardino anche l’utilizzo del carburante nel settore primario nel primo trimestre 2023 - spiega Carli - così come bisogna per forza di cose rivedere il tema degli extraprofitti sulle energie rinnovabili per le imprese agricole, imprese che devono avere un ruolo sempre più importante in questo ambito”. 

Per Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini le preoccupazioni più importanti arrivano dall’assenza di interventi sulle aliquote di agevolazione sul credito d’imposta Transizione 4.0, dimezzate rispetto al 2022, uno strumento utile per promuovere l’innovazione e la digitalizzazione del settore primario. “L’auspicio è che si arrivi a stretto giro a una serie di misure settoriali, che possano rifinanziare il fondo delle filiere, far fronte ai problemi connessi ai cambiamenti climatici, in particolare alla siccità, promuovendo la ricerca in ambito agricolo – conclude Carlo Carli – E poi ancora interventi di sostegno del comparto zootecnico e, più in generale, per contenere gli aumenti dei costi per il nostro settore”.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gli agricoltori romagnoli "discretamente soddisfatti" per la Legge di Bilancio 2023

RiminiToday è in caricamento