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Economia

Il Centro Agro Alimentare Riminese guarda al futuro in vista di un possibile cambiamento degli orari di lavoro

Il tema al centro di un workshop realizzato da Italmercati, le modifiche porterebbero a una radicale trasformazione della logistica

Il Centro Agro Alimentare Riminese, ha partecipato al workshop realizzato da Italmercati nella sede di Sogemi e Milano, alla presenza della quasi totalità dei 21 Mercati aderenti alla Rete.  “Vogliamo dare un futuro a queste infrastrutture e per farlo non possiamo non interessarci delle modalità e degli orari di funzionamento. Il nostro obiettivo è dare vita ad un cambiamento che possa coinvolgere più Mercati possibili– sottolinea Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati -. Vogliamo costruire un consenso all'interno della filiera, condividendo il percorso con la politica nazionale. Quello degli orari è un tema che viene affrontato troppo spesso a fasi alterne con opinioni differenti tra gli operatori del settore: ecco perché come Italmercati abbiamo deciso di assumere un ruolo per guidare il cambiamento, coinvolgendo tutti coloro che lavorano nei Mercati. Parlare di orari significa d’altra parte affrontare il modello di distribuzione dei prodotti freschi, consolidando il nostro ruolo nella promozione del consumo del prodotto italiano. Significa pensare anche ad una logistica nazionale e non semplicemente locale. Un passo in avanti che può creare nuove opportunità di sviluppo per tutta la filiera agroalimentare italiana”.  

“Ho partecipato con grande interesse a questo workshop di Italmercati – spiega Gianni Indino, presidente del CAAR – Centro Agro Alimentare Riminese – dove si è discusso dell’eventualità di operare un cambio radicale della proposta oraria dei centri agroalimentari. Consapevole delle criticità che ciò potrebbe comportare nell’immediato, come gruppo dirigente del CAAR valuteremo con attenzione le proposte che ci verranno sottoposte da tutte le parti in causa e cercheremo di coglierne i valori positivi, fermo restando il nostro obiettivo principale, ovvero quello di continuare a far crescere il mercato e di garantire agli operatori soluzioni innovative a vantaggio di tutte le componenti. Affronteremo questo tema a più riprese, anche tornando sul territorio per confrontarci con produttori, grossisti, dettaglianti e ambulanti: nulla verrà fatto sulla testa degli operatori, ma come amministratori della struttura non possiamo peccare di scarsa lungimiranza. Ma di certo – conclude il presidente Indino – questa iniziativa troverà valore solamente se verrà adottata e condivisa da tutti i mercati agroalimentari italiani”.

“È una sfida epocale – dice Cinzia Furiati, direttore del CAAR di Rimini – e siamo consapevoli delle possibili criticità per i nostri operatori, ma non possiamo non prendere in considerazione questa opportunità che ci permetterebbe di anticipare dinamiche che il futuro prossimo ci potrebbe mettere davanti. Serve guardare avanti e accettare le sfide, condividendole con chi opera ogni giorno all’interno della nostra struttura. Capiamo bene che i risultati positivi degli ultimi anni, che hanno segnato una crescita costante degli affari del nostro mercato, non portano ad essere propensi ad un cambiamento così radicale, che viene visto come controindicato in un momento in cui le cose vanno nella direzione auspicata. Il nostro compito rimane però guidare la struttura e chi vi opera all’interno verso nuovi sviluppi con una visione a lungo raggio, che tenga conto delle sfide che si stanno palesando all’orizzonte e che andranno vinte insieme”.
 

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