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Economia

Il Macfrut capitale mondiale della ciliegia con l'International Cherry Symposium

Da tutto il mondo gli esperti del frutto per parlare di sostenibilità, innovazione varietale, tecnologie di impianto e coperture

Emilia-Romagna capitale mondiale della ciliegia all'International Cherry Symposium (Ics), dal 2 al 6 maggio. Evento di respiro internazionale con il gotha del settore, diversi sono gli appuntamenti nel corso della settimana: una due giorni di alta formazione nel Centro residenziale di Bertinoro (2 e 3 maggio); un Simposio mondiale sui temi chiave del ciliegio (sostenibilità, innovazione varietale, tecnologie di impianto e coperture) ospitato a Macfrut a Rimini (4 maggio); un evento con i top player del settore sui trend del mercato globale (5 maggio); visite guidate nelle principali aziende del settore presenti a Macfrut (5 maggio); un tour tra i principali produttori di ciliegio per toccare con mano le innovazioni di prodotto (6 maggio). La presentazione di Ics è avvenuta nel corso della conferenza stampa che ha visto la partecipazione di alcuni dei massimi ricercatori ed aziende leader del settore. Nel corso della conferenza stampa di presentazione di Ics sono intervenuti due tra i massimi esperti mondiali del ciliegio.

Sulle soluzioni innovative che consiglierebbe a un frutticoltore che desidera impiantare un nuovo ceraseto, Greg Lang, della Michigan State University (Usa), ha spiegato: "Dato che l'impianto di un frutteto è un impegno che dura diversi decenni, è fondamentale prevedere i potenziali sviluppi della tecnologia nei prossimi 25 anni; basti pensare alla velocità con cui si sono evolute le tecnologie in questo ultimo quarto di secolo. Di conseguenza, io consiglierei a tutti i cerasicoltori di prevedere delle strutture di sostegno e un sistema di allevamento a chioma stretta (piana) che permetta la cimatura meccanica. Consiglio inoltre l'uso di piattaforme motorizzate per i lavoratori, telecamere a visione artificiale montate sui trattori, droni, o veicoli autonomi per la raccolta di immagini e dati, e di utilizzare la struttura di sostegno non solo per l'allevamento dei ciliegi, ma anche per l'installazione di accorgimenti protettivi all'interno del frutteto, quali reti antipioggia, antigrandine o contro gli insetti".

Moritz Knoche, dell'Università di Hannover (Germania), ha posto il suo focus sulle ultime ricerche nel contrasto al fenomeno della spaccatura nelle ciliegie. "Sulla problematica sono emersi nuovi risultati. Il cosiddetto 'modello della cerniera lampo' rimane la spiegazione più accreditata per quanto riguarda la spaccatura. La buccia si apre come una cerniera lungo le pectine della lamella mediana delle pareti cellulari ingrossate. Il calcio può arrestare questo processo, ma sarebbe necessaria una concentrazione di calcio nelle pareti cellulari della buccia che è difficile da raggiungere anche dopo diverse applicazioni fogliari. Numerose ricerche affermano che l'idea della ciliegia vista come un contenitore omogeneo di succo dolce è errata. È stato dimostrato che la distribuzione degli zuccheri nel frutto è eterogenea, probabilmente perché il processo di assorbimento all'interno del frutto attraverso il sistema vascolare è più veloce rispetto alla distribuzione. Questo spiega la grande variabilità del fenomeno della spaccatura e fornisce una spiegazione ragionevole al fatto che le ciliegie possono spaccarsi anche dopo il confezionamento".

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