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Economia

Il sogno di comprare una casa non svanisce: salgono gli importi dei mutui

A livello regionale il finanziamento medio richiesto agli istituti di credito nel primo trimestre 2021 è in aumento rispetto al 2020 e in provincia di Rimini è cresciuto del 6,1%

Nonostante il lieve aumento dei tassi fissi e una situazione economica ancora incerta, gli abitanti dell’Emilia-Romagna sembrano non voler rinunciare al sogno di comprare casa; è questo uno dei dati emersi dall’osservatorio realizzato da Facile.it e Mutui.it che, analizzando un campione di oltre 11.500 domande di mutuo raccolte in Emilia-Romagna tra gennaio e marzo 2021, ha evidenziato come l’importo medio richiesto agli istituti di credito sia cresciuto del 7,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, arrivando a 140.542 euro.

Guardando al profilo del richiedente tipo emerge che, fra i residenti dell’Emilia-Romagna, chi ha presentato domanda di mutuo nel primo trimestre 2021 aveva in media più di 39 anni e mezzo, un anno in meno rispetto al valore rilevato nel primo trimestre 2020. In aumento, invece, la durata del piano di ammortamento medio che, probabilmente per via dell’incremento degli importi richiesti, passa da più di 21 anni e mezzo a 23 anni.

Le variazioni provinciali

A livello regionale il finanziamento medio richiesto agli istituti di credito nel primo trimestre 2021 risulta in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+7,7%); l’incremento riguarda quasi tutte le province della regione. Quella che ha registrato la crescita più importante è Bologna, dove l’importo medio richiesto è salito del 10,6%, arrivando a 153.297 euro. Seguono nella graduatoria la provincia di Ravenna, che ha registrato un aumento del 9,9% rispetto al primo trimestre 2020 (133.274 euro), quella di Ferrara (+7,2%, 117.698 euro) e quella di Rimini (+6,1%, 151.086 euro). Continuando a scorrere la classifica dell’Emilia-Romagna, si posizionano le province di Parma (+5,1%, 135.854 euro), Modena (+3,7%, 134.321 euro), Reggio Emilia (+3,2%, 124.217 euro) e Forlì-Cesena (+0,7%, 135.310 euro). Valori in calo, invece, per la provincia di Piacenza, dove l’importo medio richiesto nel primo trimestre 2021, pari a 116.272 euro, è diminuito dello 0,7%.

Aumenta il tasso fisso, ma 9 abitanti dell’Emilia-Romagna su 10 lo scelgono

Cosa è successo sul fronte dei tassi nei primi tre mesi dell’anno? Secondo l’analisi di Facile.it e Mutui.it, nonostante le condizioni applicate dalle banche siano rimaste estremamente favorevoli, qualcosa sul fronte degli indici si è mosso e questo ha prodotto, in particolare, un lieve aumento dei tassi fissi. Il rincaro, spiegano gli esperti di Facile.it, è dovuto alle aspettative di inflazione: le previsioni di crescita dell’economia americana e, di riflesso, la possibile ripartenza dell’economia europea e dei prezzi al consumo, hanno determinato un aumento dell’IRS (l’indice che guida il tasso dei mutui fissi), con conseguente rincaro dei tassi offerti alla clientela.

Secondo le simulazioni di Facile.it, per un finanziamento da 126.000 euro da restituire in 25 anni, ad aprile 2021 il Taeg medio rilevato online è salito all’1,37%, vale a dire il 10,5% in più rispetto a febbraio 2021. Ancora molto basso, invece, il tasso variabile: ad aprile 2021, secondo la simulazione di Facile.it, il Taeg medio era pari all’1,03%. Torna quindi ad allargarsi la forbice tra tassi fissi e tassi variabili e, secondo la simulazione di Facile.it, oggi la differenza media è di circa 18 euro sulla singola rata iniziale. Nonostante questo, però, gli abitanti dell’Emilia-Romagna sembrano ancora affezionati al tasso fisso tanto che, nel primo trimestre del 2021, più di nove aspiranti mutuatari su dieci hanno scelto questa opzione

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