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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Imprese giovanili in sofferenza: sul calo incide anche l'emergenza sanitaria

Il 46,4% delle imprese giovanili attive si trova a Rimini, "grande centro urbano", bene anche Riccione con il 10,3%, Bellaria con il 6,8% e Santarcangelo con il 5,6%

Imprese giovanili in sofferenza: sul calo incide anche l'emergenza sanitaria
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Continua il calo delle imprese giovanili. E' quanto emerge dal report della Camera di Commercio della Romagna. "Il fenomeno è diffuso in tutti i livelli territoriali, anche a causa delle dinamiche demografiche che caratterizzano l’intero Paese e che vedono un invecchiamento costante della popolazione, purtroppo il calo registrato nelle nostre province è maggiore di quelli registrati a livello regionale e nazionale - commenta Alberto Zambianchi, presidente della Camera di commercio della Romagna -. Il difficilissimo periodo che stiamo vivendo, inoltre, non favorisce di certo la crescita imprenditoriale. Occorre, quindi, potenziare le attività di supporto, come quelle che svolgono sui territori gli incubatori/acceleratori d’impresa, e i percorsi di educazione e cultura imprenditoriale".

"In questi percorsi, la scuola e l’università hanno un ruolo fondamentale - evidenzia Zambianchi -. Ad esse si affiancano, da sempre, la Camera di commercio della Romagna e tutto il Sistema camerale, i quali con tante iniziative di orientamento, formazione e finanziamento, di fatto stimolano le vocazioni ad intraprendere. Vanno poi considerate tutte le opportunità che vengono dalle nuove tecnologie e dalla globalizzazione. In particolare il digitale, l’internazionalizzazione e la “green” e la “blue economy”, che allargano gli orizzonti ed offrono nuove opportunità di business. I giovani rappresentano una risorsa insostituibile e meritano particolare attenzione ed interventi mirati: stimolare le vocazioni, innalzare le competenze ed educare al rischio d’impresa è il migliore investimento che una classe dirigente lungimirante possa attuare nel proprio Paese"

Focus provinciale Rimini

Al 30 giugno 2020 in provincia di Rimini si contano 2.323 imprese giovanili attive che costituiscono il 6,8% del totale delle imprese attive (6,8% anche in Emilia-Romagna e 8,8% in Italia). Nel confronto con il 30 giugno 2019, si riscontra un calo delle imprese giovanili del 5,3%, superiore alla variazione negativa regionale (-3,4%) e nazionale (-3,6%). I principali settori economici risultano: Commercio (28,4% delle imprese giovanili), Costruzioni (16,9%), Alloggio e ristorazione (16,6%), Altre attività di servizi (prevalentemente servizi alle persone) (6,2%), Ind. Manifatturiera (4,8%), Noleggio, ag. viaggio e servizi alle imprese (4,7%) e Agricoltura (4,5%).

Rispetto al 30 giugno 2019 calano le imprese giovanili nel Commercio (-4,9%), nelle Costruzioni (-6,4%), nell’Alloggio e ristorazione (-9,4%), nelle Altre attività di servizi (-6,5%) e nel Manifatturiero (-12,5%); aumentano, invece, quelle operanti nell’Agricoltura (+2,9%) mentre rimane stabile il settore Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese.

I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive sono, nell’ordine: Attività finanziarie e assicurative (11,8%), Altre attività di servizi (9,7%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (9,6%), Servizi di informazione e comunicazione (8,4%), Alloggio e ristorazione (8,2%) e Costruzioni (8,1%).   Riguardo alla natura giuridica delle imprese giovanili, prevalgono nettamente le imprese individuali (73,1% del totale), seguite dalle società di capitale (17,1%) e società di persone (9,2%). Nel confronto con l’anno precedente si assiste alla diminuzione sia delle imprese individuali (-5,5%) sia, in forma lieve, delle società di capitale (-0,5%), che delle società di persone (-7,8%).

In un contesto di analisi territoriale, viene evidenziato come la maggioranza delle imprese giovanili provinciali si trova nel comune di Rimini (46,4%), classificato come “Grande centro urbano”; buona anche la presenza nei comuni di Riccione (10,3%), Bellaria Igea Marina (6,8%), Santarcangelo di Romagna (5,6%) e Coriano (2,7%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 25,5%), e di Cattolica (6,2%), Misano Adriatico (4,3%) e San Giovanni in Marignano (2,1%) (”area del Basso Conca”, totale 12,6%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Morciano di Romagna (2,2%) e Montescudo-Monte Colombo (1,5%) (entrambi della Valconca), Verucchio (2,7%) e Novafeltria (1,7%) (ambedue della Valmarecchia).

I comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive risultano Verucchio (8,4%), Montescudo-Monte Colombo (7,5%), Morciano di Romagna (7,4%), Rimini (7,2%) e Bellaria Igea Marina (7,1%).

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