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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Imprese, peggiora il saldo tra quelle iscritte e quelle cancellate

Nel primo trimestre del 2023, in provincia di Rimini, iscrizioni stabili e cessazioni in ripresa

Nel primo trimestre del 2023, in provincia di Rimini, iscrizioni stabili e cessazioni in ripresa; peggiora dunque il saldo tra imprese iscritte e cancellate e il relativo tasso percentuale, sebbene da contestualizzare nella normale dinamica di ogni primo quarto dell’anno. In crescita invece le imprese attive, in controtendenza al dato regionale e nazionale. Continua l’incremento del numero delle società di capitale.

"Come per tutti i primi trimestri dell'anno è prevalente un saldo negativo tra iscrizioni e cessazioni di imprese, che è aumentato rispetto al medesimo periodo del 2022, ma che è ancora inferiore ai dati medi degli analoghi trimestri del triennio 2017-2019, pre pandemia – commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna –. In termini tendenziali è aumentata l'intensità imprenditoriale, cioè la numerosità delle imprese attive, mentre lil numero di imprese per abitante si mantiene ai livelli dello scorso anno. Considerando anche l'aumento esogeno indotto dall'ampliamento del territorio amministrativo della Camera di commercio della Romagna, con l'inclusione nella provincia di Rimini dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio, i segnali circa la dinamica delle imprese attive possono essere intesi positivamente, ma le incognite di breve periodo rendono ancora difficoltoso identificare una tendenza certa”.

In base alle elaborazioni effettuate dall’Ufficio Informazione economica della Camera di commercio della Romagna su dati Infocamere-Movimprese, al 31/03/2023 nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 81.260 imprese registrate (sedi), di cui 71.469 attive. L’imprenditorialità si conferma alquanto diffusa: 97 imprese attive ogni 1.000 abitanti (89 imprese a livello regionale e 87 a livello nazionale). Nel corso del primo trimestre del 2023, nell’aggregato Romagna si sono verificate 1.513 iscrizioni e 1.755 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo negativo di 242 unità (nel primo trimestre del 2022 il saldo fu pari a -141); il tasso di variazione trimestrale delle imprese registrate risulta pertanto pari a -0,30%, peggiore di quello regionale (-0,19%) e nazionale (-0,12%). Nel confronto tendenziale con il 31/03/2022 si riscontra un aumento delle imprese attive pari allo 0,4%, in controtendenza rispetto al dato regionale (-1,2%) e nazionale (-1,0%).

Per quel che riguarda i settori economici, i principali risultano, nell’ordine: Commercio (22,7% sul totale delle imprese attive, -1,3% la dinamica); Costruzioni (15,6%), in aumento del 2,5%; Agricoltura (11,9%), in flessione dello 0,6%; Alloggio e ristorazione (10,3%) in crescita dello 0,4%; Industria manifatturiera (8,3%), sostanzialmente stabile, mentre le Attività immobiliari (8,3% l’incidenza) sono in aumento (+1,6%). Si segnala l’espansione del settore “Altre attività di servizi” (incidenza del 4,6% sul totale, +0,6% la dinamica tendenziale) che comprendono i servizi alla persona come acconciatori e centri estetici; in aumento anche le imprese attive nei comparti “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 3,9%, con una crescita del 3,5%), “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (incidenza del 3,2%, +3,2%), Attività finanziarie (2,1%, +1,3%) e Servizi di ICT (2,1%, +2,7%). In flessione le Attività artistiche e di intrattenimento (2,4% l’incidenza, -0,6% la dinamica); continua, infine, il ridimensionamento del comparto “Trasporto e magazzinaggio” (3,0% l’incidenza, -1,7% la dinamica).

Per quanto concerne la natura giuridica, più della metà delle imprese attive (il 54,0%) è costituita come ditta individuale (stabile rispetto ai 12 mesi precedenti); seguono le società di persone (21,9%), in flessione dell’1,4% e le società di capitale (22,0%), unica forma giuridica in aumento (+3,9%), come si riscontra negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia). Da evidenziare che dal trimestre in esame, l’incidenza delle società di capitali ha raggiunto quella delle società di persone. Le localizzazioni (sedi di impresa e unità locali) registrate sono 100.462 di cui 90.134 quelle attive (+0,8% rispetto al medesimo periodo del 2022).

Sistema imprenditoriale: focus provinciale Rimini

In base alle elaborazioni effettuate dall’Ufficio Informazione economica della Camera di commercio della Romagna su dati Infocamere-Movimprese, al 31/03/2023 in provincia di Rimini si contano 40.134 imprese registrate, delle quali 35.108 attive. L’imprenditorialità è particolarmente diffusa: 103 imprese attive ogni 1.000 abitanti (89 imprese a livello regionale e 87 a livello nazionale). Nel corso del primo trimestre 2023 si sono verificate 812 iscrizioni e 846 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), con un saldo negativo di 34 unità (nel primo trimestre del 2022 fu pari a +15 unità); -0,08% è il tasso di variazione trimestrale delle imprese registrate, migliore del dato regionale (-0,19%) e nazionale (-0,12%).

Nel confronto con il primo trimestre del 2022 si riscontra una crescita delle imprese attive (+1,1%), in controtendenza al dato regionale (-1,2%) e nazionale (-1,0%). Tale dinamica, tuttavia, è comprensiva del conteggio statistico dei due Comuni (Montecopiolo e Sassofeltrio) che a fine 2021 si sono uniti alla provincia di Rimini; la variazione delle imprese manifatturiere attive, al netto di questa componente esogena, sarebbe stata in ogni modo positiva e pari a +0,4%. La dinamica delle imprese attive non presenta particolari difformità a livello delle principali aggregazioni territoriali, sebbene si possano notare tendenze interessanti; in aumento le imprese attive nel Comune di Rimini (+0,8%) - dove si concentra il 43,7% delle imprese del territorio provinciale – e nel Comune di Riccione (+0,3%); aumentano anche nelle Vallate (+4,3%, per l’inclusione dei due nuovi Comuni), mentre sono in flessione nell’Area del Basso Conca (-0,7%).

Riguardo ai principali settori economici si trovano, nell’ordine, il Commercio (24,4% incidenza sul totale delle imprese attive) in flessione (-0,7%); le Costruzioni (15,2%) in rilevante aumento (+3,1%); Alloggio e ristorazione (13,4%) in crescita dello 0,3% e le Attività immobiliari (9,9%) in crescita del 2,2%. Le imprese attive nel settore Manifatturiero (7,2% del totale) sono sostanzialmente stabili (+0,2%), quelle agricole (6,9% del totale) in crescita dell’1,9%, così come le “Altre attività di servizi” (incidenza del 4,3% sul totale) che comprendono i servizi alla persona come acconciatori e centri estetici, sono aumentate dello 0,6%. Crescono inoltre le imprese nelle “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 4,0%, +5,3% la variazione) e nel “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (incidenza 3,5%, +3,5% la dinamica), i servizi di ICT (2,3%, +3,8%) e le Attività finanziarie (credito e assicurazione (2,1%, +1,1%). In flessione, infine, le imprese del comparto “Trasporto e magazzinaggio” (-1,1%), che costituiscono il 2,6% del totale e le Attività sportive e di intrattenimento (2,9% l’incidenza, -1,0% la dinamica).

Con riferimento alla natura giuridica, sono maggioritarie le imprese individuali (51,3% sul totale, +0,5% la dinamica annuale), seguite dalle società di persone (23,6%, in flessione dello 0,8%); le società di capitale (23,4%) risultano in aumento (+4,8%), analogamente agli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia). Alla stessa data le localizzazioni registrate (sedi e unità locali) sono 50.084 delle quali 44.781 attive (+1,4% rispetto al 31/03/2022).

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