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Economia

In provincia oltre 40 mila imprese, +1,2% in un anno con dato superiore alla media regionale

Nel corso del 2022 si sono verificate 2.539 iscrizioni e 2.062 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), con un saldo positivo di 477 unità

Al 31 dicembre 2022, in provincia di Rimini si contano 40.167 imprese registrate, delle quali 35.154 attive L’imprenditorialità è particolarmente diffusa: 104 imprese attive ogni 1.000 residenti (90 imprese a livello regionale e 87 a livello nazionale). Sono questi i dati diffusi dalla Camera di Commercio della Romagna. Nel corso del 2022 si sono verificate 2.539 iscrizioni e 2.062 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), con un saldo positivo di 477 unità (nel 2021 il saldo +577 unità); +1,20% è dunque il tasso di crescita annuale delle imprese registrate, migliore del dato regionale (+0,57%) e nazionale (+0,80%). La consistenza del saldo di cui sopra dipende anche dall’inclusione delle imprese dei due Comuni (Montecopiolo e Sassofeltrio) che a fine 2021 si sono uniti alla provincia di Rimini (lasciando il territorio Pesarese); il saldo al netto di tale componente esogena sarebbe stato, in ogni modo positivo e pari a 180 unità.

Rispetto al 2021 (e al netto degli effetti dimensionali indotti dalle modificazioni territoriali di cui sopra), il dato delle iscrizioni risulta diminuito del 5,2%, mentre le cessazioni non d’ufficio sono cresciute del 15,8%. Con riferimento al periodo pre-pandemia, invece, il dato delle iscrizioni risulta essere ancora inferiore del 7,5% alla media 2017-2019, così come il livello delle cessazioni non d’ufficio è più basso del 13,8%. Nel confronto con il medesimo periodo del 2021 si riscontra una crescita delle imprese attive (+1,3%), valore superiore (e in controtendenza) al dato regionale (-0,8%) e nazionale (-0,7%). Tale variazione è comprensiva del conteggio statistico dei due Comuni (Montecopiolo e Sassofeltrio) che a fine 2021 si sono uniti alla provincia di Rimini (lasciando il territorio Pesarese); la crescita al netto di tale componente esogena sarebbe stata pari al +0,5%.

La dinamica delle imprese attive non presenta particolari difformità a livello sub provinciale e nelle principali aggregazioni territoriali: Comune di Rimini (+0,8%, dove si concentra il 43,5% delle imprese attive in provincia); comuni marittimi (+0,5%, che coprono il 72,8% delle imprese provinciali); Vallate (Valmarecchia e Valconca) +5,1%, pari al 18,7% delle imprese totali (per tali territori va considerato anche l’effetto esogeno del conteggio dei due nuovi Comuni di cui si parlava in precedenza, N.d.R.); Area del Basso Conca (-0,4%, pari al 13,1% delle imprese attive totali della provincia).

Riguardo ai principali settori economici si trovano, nell’ordine, il Commercio (24,5% incidenza sul totale delle imprese attive) in flessione dello 0,7%, le Costruzioni (15,1%) in aumento del 4,5%; Alloggio e ristorazione (13,5%), stabile rispetto alla medesima data del 2021; le Attività immobiliari (9,8%) in crescita del 2,2%. Le imprese attive nel settore Manifatturiero (7,2% del totale) sono cresciute dello 0,4%, quelle agricole (7,0% del totale, +2,2%).

In crescita anche il comparto delle “Altre attività di servizi” (incidenza del 4,3% sul totale, +0,8% la dinamica annua), “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 3,9%, +5,6% la variazione), “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (incidenza 3,5%, +2,4% la dinamica), i Servizi di ICT (2,3% l’incidenza, +1,3% la dinamica tendenziale), le Attività finanziarie (2,1%, +2,7%) e gli altri Servizi alla persona (sanità e assistenza, attività ricreative e sportive) (+0,3% la dinamica, 3,4% l’incidenza). Si conferma, infine, la flessione, anche per il 2022, delle imprese del comparto “Trasporto e magazzinaggio” (-1,0%), che costituiscono il 2,6% del totale.

Così in Romagna

I dati 2022 per l’area Romagna (Forlì-Cesena e Rimini), confermano imprenditorialità maggiormente diffusa, rispetto al contesto regionale e nazionale. Il saldo delle imprese registrate è risultato positivo, ma più contenuto rispetto a quello del 2021 e nel corso dell’anno le cessazioni di imprese sono aumentate. Crescono le imprese attive nel settore delle Costruzioni, nelle Attività immobiliari e nei Servizi alle imprese; stabilità per il Manifatturiero, i servizi di ICT e i servizi alla persona, mentre Commercio, Agricoltura, Alloggio e ristorazione e Trasporti sono in ridimensionamento. Continua l’incremento del numero delle società di capitale. In crescita le localizzazioni attive.

“I dati del 2022 mostrano un saldo positivo delle imprese registrate, anche se rispetto al 2021 sono aumentate le cessazioni e c'è stata una contrazione delle iscrizioni. I dati quindi, sono positivi, ma ancora inferiori al dato medio degli anni pre-pandemia (2017-2019).Tenendo conto, inoltre, dell'aumento del numero delle imprese indotto dall'ampliamento del territorio amministrativo della Camera della Romagna, con l'inclusione nella provincia di Rimini dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio, le incognite aumentano e rendono oltremodo difficoltoso identificare una tendenza certa. Pesano anche le incognite relative a crisi energetica, previsioni economiche, inflazione e tassi di interesse – commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna –. Sottolineo, però, che la Romagna è da sempre caratterizzata da una imprenditorialità altamente diffusa, che ha resistito - seppure con fatica - alle crisi, del 2007-2008 prima e della pandemia poi. Inoltre, la tendenza alla crescita delle società di capitale rispetto alle altre forme meno strutturate è un evento positivo, per la maggiore solidità e capacità finanziaria che queste società denotano. Ora è importante lavorare anche per sostenere la natalità di nuove imprese e per consolidare quelle esistenti”.

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