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Economia

Italian Exhibition Group fa i conti con la pandemia: in un anno bruciati 100 milioni di euro

Nei primi mesi del 2021, l'andamento della pandemia non ha mostrato significativi miglioramenti, tra "varianti" e campagna vaccinale "a rilento", il 29 aprile l'assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti

Ricavi più che dimezzati; quasi 25 milioni di differenza in negativo sull'utile 2019; ma comunque un Ebitda positivo che fa ben sperare per il futuro. Nella convinzione della "strategicita' del settore fieristico e del proprio ruolo". Italian Exhibition Group, la societù nata dalla fusione delle Fiere di Rimini e di Vicenza, presenta un bilancio 2020 che non può non fare i conti con la pandemia, che ha costretto ad annullare o a spostare in digitale gran parte degli eventi fieristici dell'ultimo anno. E fissa per il 29 aprile l'assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti. Dati alla mano, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 approvato dal cda, registra ricavi totali per 79,8 milioni di euro rispetto ai 178,6 del 2019; un Ebitda positivo a 1,8 milioni di euro, erano quasi 42 nel 2019, grazie agli "ottimi risultati di inizio anno e all'efficacia delle azioni intraprese per contrastare i durissimi effetti della crisi". L'Ebit è in perdita a 21,6 milioni di euro contro il risultato positivo di 24 dell'esercizio precedente; il risultato netto della capogruppo è negativo per 11,3 milioni di euro rispetto all'utile di 12,9 milioni del 2019. Così la posizione finanziaria netta ammonta a 129,1 milioni di euro, con un aumento dell'indebitamento netto di 24,6 milioni, e qualla monetaria a 93,3 milioni, in aumrnto di 40,1 milioni rispetto a fine 2019. Il patrimonio netto consolidato si attesta a 93 milioni di euro, in calo di 13,1. L'organizzazione diretta di manifestazioni fieristiche, emerge dal budget, rappresenta il 66,4% dei ricavi complessivi, 53 milioni di euro, in calo di 44,6: più nel dettaglio il comparto ha registrato una "sensibile crescita" nei mesi antecedenti lo scoppio della pandemia, 2,6 milioni di euro.

Crescita "completamente assorbita" dagli effetti del covid che hanno determinato una riduzione complessiva di ricavi di 47,6 milioni di euro, di cui 37,4 per la cancellazione degli eventi e 10,2 milioni per quelli svolti. Dal congressuale i ricavi ammontano a 2,5 milioni, in calo di oltre l'80%. Le misure anticontagio hanno consentito lo svolgimento di una limitata attività a partire dalla fine del mese di agosto, mentre dalla fine del mese di ottobre è stato possibile svolgere eventi solo in modalità digitale. I ricavi dei servizi correlati, allestimenti, ristorazione e pulizie, 21,2 milioni di euro, rappresentano il 26,5% del totale e sono in calo di circa 36,6 milioni, oltre il 63%. Solamente i servizi di pulizie sono rimasti operativi per tutto l'anno, seppur con valori molto piu' contenuti, grazie ai lavori di sanificazione. La capogruppo chiude l'esercizio con 60,3 milioni di euro di ricavi complessivi, un Ebitda di 5,6 e una perdita di 12,7. Per quanto riguarda i primi mesi del 2021, l'andamento della pandemia non ha mostrato significativi miglioramenti, tra "varianti" e campagna vaccinale "a rilento". Così il governo ha bloccato l'attività fieristica e congressuale fino al 6 aprile.

Dunque, precisa Ieg, "la persistente situazione di incertezza ha comportato l'individuazione di nuove date per gli eventi" oppure "la riconversione in full digital, come SigepExp e WeAre ad Arezzo. L'attività in presenza è ripresa solo all'estero con la prima edizione dell'evento Dubai Muscle Classic di febbraio, dedicato al bodybuilding e organizzato dalla neoacquisita Hbg Events Fz Llc. In questo contesto Ieg "continuerà a operare al fianco dei propri clienti per consentirgli di rimanere in contatto con il proprio mercato e per organizzare al meglio la ripartenza degli eventi in presenza"; inoltre "proseguirà nel piano di azione definito per tutelare la sicurezza e la salute di tutti gli stakeholders e per contrastare gli impatti economico-finanziari della crisi". Infine, "lavorerà alla riprogettazione del futuro, puntando sia sull'attività internazionale sia sullo sviluppo dei servizi attraverso un nuovo mix fisico-digitale". Più nel dettaglio si mira a "presidiare i principali mercati internazionali nei settori di punta del proprio portafoglio: Food, Oro, Ambiente e Fitness-Wellness". Il dirigente preposto alla redazione dei documenti societari, Roberto Bondioli, assume per alcuni mesi il ruolo di amministratore delegato della controllata Pro.Stand e il cda ha affidato il suo ruolo a Carlo Costa.

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