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Caro-carburante, marineria in crisi nera. "Se non interviene il Governo rischio stop per 90 barche"

Il raddoppio del costo del gasolio rischia di mettere in ginocchio le marinerie italiane

Il raddoppio del costo del gasolio rischia di mettere in ginocchio le marinerie italiane. È l’allarme lanciato dalla Cooperativa lavoratori del mare di Rimini ricevuta ieri dal sindaco Jamil Sadegholvaad e dall’assessore alla Blue economy Anna Montini, alla presenza anche dell’associazione produttori vongole di Rimini. Un incontro per fare il punto sulla grave situazione che sta attraversando un comparto fondamentale dell’economia locale, costretto a fare i conti con un rincaro del gasolio passato da 0,40 centesimi a 1,10-1,15 euro, rendendo di fatto insostenibile ed antieconomica l’attività della pesca per le marinerie italiane, già da tempo in stato di agitazione.  

“Il raddoppio del prezzo del carburante ha assestato un duro colpo all’intero comparto nazionale e questo vale ancor di più per la marineria riminese, che prima di questa impennata di costi stava vivendo un periodo di crescita in termini di imbarcazioni, di lavoratori, di rinnovamento dei pescherecci, in netta controtendenza con l’andamento nazionale. Una crescita bruscamente interrotta dall’aggravarsi del quadro internazionale e che oggi rischia di lasciare ormeggiate le oltre 90 imbarcazioni che compongono la nostra marineria, che resta una delle più importanti della costa regionale con oltre trecento persone imbarcate. Le conseguenze sono evidenti, sia per le centinaia di famiglie coinvolte, sia per l’impatto sull’intera filiera ittica che - secondo i rapporti sulla Blue Economy – nella costa riminese coinvolge quasi 5mila imprese per 20mila occupati, tra diretti e indotto.  Il rischio è, già dalle prossime settimane, di non poter rispondere alla domanda di prodotto ittico locale, particolarmente elevata in un territorio a vocazione turistica come il nostro”.   

“Come Amministrazione – conclude Montini - rispondiamo alla richiesta rivolta dai pescatori facendoci portavoce delle loro istanze in Regione, affinché anche da Bologna possa partire un’opera di sensibilizzazione nei confronti del Governo centrale allo scopo di adottare misure di supporto sostanziose e immediatamente applicabili per il settore. Ci metteremo inoltre a disposizione per supportare eventuali azioni di rete che coinvolgano le diverse marinerie che operano sulle nostre coste”.  

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