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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

La Fiera di Rimini cresce il proprio fatturato e punta alla realizzazione di nuovi spazi espositivi

Il 2017 chiuso con un +3,4% con un EBITDA a 5,5%, nei prossimi 5 anni pronta la creazione di una nuova struttura da 16mila metri quadri

Il Consiglio d’Amministrazione di Italian Exhibition Group SpA (IEG) ha valutato le previsioni di chiusura del bilancio 2017, il primo che esprime compiutamente il valore dell’integrazione fra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza che - nel 2016 - ha dato vita al player fieristico leader in Italia per manifestazioni organizzate direttamente. I dati del bilancio pre-consuntivo 2017, illustrati oggi dal Presidente e Amministratore Delegato di IEG, Lorenzo Cagnoni, posizionano la Società al primo posto per redditività tra le fiere italiane e al secondo per volume di fatturato. IEG chiude infatti il 2017 con un preconsuntivo del fatturato pari a 129 mln di euro (erano 124,8 nel 2016), un EBITDA di oltre 23 mln (+5,5% sul pro-forma2 2016) e un risultato netto consolidato atteso sopra gli 8 mln. In aumento per IEG anche il congressuale con la Divisione Events&Conferences salita a 14,6 mln di fatturato. Si tratta di dati in crescita non soltanto su quelli del 2016 ma anche sul budget 2017 che prevedeva una chiusura dell’anno a 123,6 mln e un EBITDA di 21,8. Nel 2017 sono stati distribuiti oltre 10 mln di euro di dividendi e l’ampliamento del quartiere di Rimini (21,5 mln) ha portato l’area espositiva riminese a 129mila mtq. IEG con 60 manifestazioni e 280 tra congressi ed eventi in calendario, ha registrato nel 2017: 15.649 espositori (14.593 nel 2016) e 2.648.675 visitatori (2.5 mln nel 2016). La positiva performance 2017 di IEG, dopo i già brillanti risultati del 2016, conferma vincente l’integrazione tra Rimini e Vicenza, mostrando gli esiti di un’attività che avvantaggia anche i territori di riferimento. Per il 2018 il budget di IEG prevede dati di grande rilievo: 159 mln di fatturato e oltre 27 di EBITDA.

L’AD Cagnoni ha poi tratteggiato alcuni punti del Piano Industriale 2018-2022: “Ambizioso e realizzabile, in perfetta coerenza con la nostra storia. Accelereremo le nostre performances agendo sulla partita del digitale, le aree dei servizi, degli allestimenti, della ristorazione. Ci premono la soddisfazione degli azionisti, la crescita dell’indotto per i territori, ma anche l’assecondare le imprese nello sforzo di far ripartire i consumi interni e il loro processo di internazionalizzazione. Il futuro in Borsa è nei nostri programmi ma gli obiettivi del piano non dipendono da questo passo, ne riceverebbero piuttosto implementazione per operazioni straordinarie. Per diventare player internazionale in competizione coi grandi attori mondiali la dimensione da raggiungere prevede che si continui sulla strada delle possibili integrazioni. Abbiamo, come tutti sanno delle preferenze, ma nessuna preclusione, né in Italia, né all’estero. E' un momento importante per l'azienda, il periodo di convalescenza economica si sta concludendo. Nel 2018 tutte le economie faranno passi avanti e, in Italia, la fiducia sta crescendo. In questo quadro IEG ha chiuso i conti del 2017 e tracciato i budget per il prossimo anno che coincide con l'avvio del piano industriale per il quinquennio fino al 2022".

"Per l'anno che sta iniziando - prosegue Cagnoni - il budget sarà molto impegnativo con un fatturato  che salirà a 159 milioni di euro e margine operativo a 27 milioni. Iniziamo con due appuntamenti fieristici, Vicenza Oro e Seigep, dalle forti aspettative  e che hanno già superato i loro target. Il piano quinquennale di sviluppo indica una traiettoria di crescita del 5% all'anno grazie alla principali manifestazioni già nel nostro portafoglio. Da qui al 2022 ci aspetta un ulteriore ingrandimento degli spazi espositivi con la realizzazione, a ovest, di altri 16mila metri quadri: una nuova struttura polivalente che darà maggiore respiro a manifestazioni come Sigep e RiminiWellness. Per quanto riguarda la quotazione in borsa, la prima finestra utile è stata individuata a settembre 2018 ma se non dovessero esserci le condizioni che ci attendiamo, il nostro piano quinquennale non sarà modificato. Non escludiamo che, nei prossimi 5 anni, ci saranno anche progetti importanti per l'accessibilità al quartiere fieristico".

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