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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

La Fondazione Cassa di Risparmio spegne 20 candeline

Venerdì pomeriggio, nela sede di Corso d'Augusto, si è svolto un incontro informale, riservato ai componenti degli organi sociali, per ricordare la ricorrenza

Vent’anni fa, nel luglio 1992, nasceva la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini. Venerdì pomeriggio, nela sede di Corso d’Augusto, si è svolto un incontro informale, riservato ai componenti degli organi sociali, per ricordare la ricorrenza e, insieme, l’intensa attività svolta a favore del territorio. In autunno la Fondazione dedicherà poi al proprio ventennale alcuni appuntamenti pubblici.

Dal luglio 1992 la Fondazione ha deliberato erogazioni per progetti e contributi per un totale di 55.688.000 euro, destinati per il 42,8% al settore arte, cultura, restauri; per il 26,2% al settore educazione e formazione; per il 18,9% al settore volontariato, compresa l’assistenza agli anziani; per il 12,1% al settore sviluppo locale. Nello stesso periodo, ha deliberato risorse per il Fondo destinato al Volontariato per un totale di 4.904.000 euro, mentre ammonta a 19.619.000 di euro l’insieme delle risorse che nel tempo sono state accantonate a fondi per interventi progettuali ed erogativi.

Sempre nell’arco di tempo compreso tra luglio 1992 e luglio 2012, la Fondazione ha impiegato risorse per l’acquisto di partecipazioni a scopo sociale e di promozione economica in enti e società del territorio per complessivi 4.439.000 euro, ed ha messo a disposizione dell’area provinciale beni immobili e opere d’arte per un valore di 7.063.000 euro. Nell’insieme, le risorse che in questi venti anni la Fondazione ha destinato, sotto varia forma, alla propria area territoriale di riferimento ammontano a 91.713.000 euro, con una media, quindi, di 4.585.650 euro per anno.

In ciascun settore affrontato, sono stati attivati interventi ‘simbolo’, capaci di portare innovazione sul territorio e di stimolare ulteriore progettualità in altri soggetti. Per titoli, si pensi, ad esempio, ai grandi restauri al Tempio Malatestiano, a Castel Sismondo, alla Domus del Chirurgo, alla Casa Panzini di Bellaria, all’ex Monte di Pietà di Santarcangelo, alle acquisizioni di opere del Trecento Riminese, alle grandi mostre d’arte. Nel campo della formazione, all’investimento ingente che la Fondazione ha compiuto da subito sull’università.

Nel settore dell’assistenza, alla scelta innovativa di puntare sul servizio domiciliare per anziani non autosufficienti, e alla messa a disposizione di Palazzo Brunelli per la realizzazione di una trentina di posti in RSA. E ancora, alla decisione di essere partner di un grande processo dinamico e innovativo come il percorso per il Piano Strategico di Rimini e del suo territorio.

Nel ringraziare per il loro grande impegno tutti i presidenti e i componenti degli organi sociali protagonisti di questo cammino ventennale, il Presidente Massimo Pasquinelli ha sottolineato come la Fondazione Cassa di Risparmio abbia rappresentato per Rimini una singolare novità, in quanto “soggetto che redistribuisce sul territorio ciò che riceve dall’azienda di cui ha la partecipazione di controllo”. Una novità positiva, che ha apportato alla comunità locale un notevole contributo in termini di risorse finanziarie ma anche di idee e di progetti.

“Nei prossimi mesi – ha detto Pasquinelli – gli organi saranno chiamati a riflettere su come la Fondazione dovrà interpretare il proprio ruolo in un contesto che si presenta diverso da quello manifestatosi fino ad ora e che evidenzia problematiche economiche e sociali di acuta difficoltà. Dovremo individuare un nuovo equilibrio tra risorse economiche e capacità progettuali e relazionali per continuare a fornire risposte utili e di rilievo ai bisogni del nostro territorio”. Nella ricorrenza dei vent’anni, il Presidente Pasquinelli ha anche aggiornato i presenti sul percorso di Banca Carim per l’uscita dal periodo di amministrazione straordinaria cui è sottoposta dall’ottobre 2010.

 “Tutta la Fondazione - ha affermato – è grata a Rimini e alla sua provincia, nelle espressioni istituzionali, associative, imprenditoriali, o di semplici cittadini, per il grande contributo fornito in occasione dell’aumento di capitale della Cassa di Risparmio”. Gli effetti della ricapitalizzazione, unitamente a quelli della cessione del Credito Industriale Sammarinese, del prestito obbligazionario subordinato e di altre operazioni di assestamento interno in corso, stanno consentendo alla Cassa di raggiungere quei parametri patrimoniali indicati da Banca d’Italia che sono condizione necessaria per il rilascio dell’istituto.

L’auspicio, pertanto, è che entro il prossimo mese di settembre possa svolgersi l’Assemblea straordinaria della banca per la nomina dei nuovi organi, con il conseguente passaggio di consegne che dovrà sancire la conclusione dell’amministrazione straordinaria. Quello della individuazione e nomina dei componenti degli organi della Cassa (Presidenza, Consiglio di Amministrazione e Collegio dei Revisori) sarà certamente un passaggio decisivo; il primo, fondamentale mattone per costruire il rilancio della banca dopo il commissariamento. “La Fondazione non ha ancora affrontato questo tema – ha rilevato Pasquinelli - Quando il Consiglio di Amministrazione avvierà la riflessione sull’argomento lo farà con molta serenità, senza condizionamenti, consapevole delle proprie responsabilità e proteso a configurare la migliore squadra per la guida di una Cassa rinnovata e competitiva”.

“Accanto ad un manager di valore, come il Dottor Alberto Mocchi, già individuato per la direzione generale – ha concluso Pasquinelli – serviranno professionalità, competenze, esperienze adeguate alla gestione bancaria e uomini capaci di rispondere del loro operato e delle loro scelte non solo davanti agli azionisti, ma all’intero territorio locale, poiché la Cassa resta il principale strumento di credito della nostra provincia”. Ai nuovi organi verrà affidata una mission precisa: interpretare al meglio, e secondo le nuove esigenze determinate dai cambiamenti in atto anche per effetto della crisi economica, quel ruolo di ‘banca del territorio’ che la Cassa di Risparmio ha sempre svolto contribuendo a sostenere lo sviluppo del tessuto sociale ed economico dell’area riminese.

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