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La tradizione della Canuti resta in Italia grazie al Cavaliere bianco

Si conclude felicemente il rilancio di Canuti Tradizione Italiana, la storica azienda riminese riferimento nazionale nella produzione di pasta ripiena fresca surgelata

Si conclude felicemente il rilancio di Canuti Tradizione Italiana, la storica azienda riminese riferimento nazionale nella produzione di pasta ripiena fresca surgelata, salvata a luglio 2012 da default finanziario con l’intervento di Denis Cecchetti, suo amministratore unico e direttore commerciale, esperto nella riorganizzazione di imprese. A dispetto delle previsioni, che davano un player tedesco in pole position, è un Cavaliere bianco italiano, e precisamente di Padova, il nuovo proprietario di questa realtà nostrana, che affonda le sue radici nel 1950.

Marcello Toffano – la cui famiglia ha operato da generazioni nell’agroalimentare – ha firmato il 7 maggio il contratto di acquisto di Canuti Tradizione Italiana, rientrando nel settore. Un’acquisizione che ha già comportato per il suo rilancio 2 milioni di euro e altri ne verranno programmati in occasione del primo Consiglio d'amministrazione. "Si tratta di un passo in avanti importante per l’azienda, che premia l’impegno di tutti, per primi i nostri dipendenti – spiega Denis Cecchetti, che insieme al direttore vendite Italia, Gilberto Giovannini, e al direttore produzione, Matteo Baldacci, è stato cooptato nel nuovo Consiglio d'amministrazione".

"La nuova proprietà, infatti, implementerà il piano di rilancio di Canuti Tradizione Italiana fin qui avviato sia in Italia che all’estero, mantenendo saldamente nel nostro territorio la grande tradizione pastaia - aggiunge Cecchetti -. Il merito di aver mantenuto italiana questa tradizione va agli Studi Boldrini di Rimini e Cortellazzo e Soatto di Padova e al loro lavoro di supervisione".

Canuti Tradizione Italiana mira così a concretizzare e a dare continuità al rilancio, supportato anche dai finanziamenti resi disponibili dalle Banche del territorio (Carim, Bper e Banca di Rimini) che sono state determinanti per trovare il Cavaliere bianco, e ad attuare un programma produttivo di rilancio basato sulla qualità italiana del prodotto; scelte lungimiranti, che permetteranno all’azienda di chiudere il 2013 con un fatturato di 7 milioni di euro. "Al di là della qualità produttiva, quello che ha determinato il mio impegno è stato l’aver trovato una squadra ben amalgamata e un gruppo di collaboratori dinamicamente protesi verso la conquista del mercato italiano e internazionale – spiega Toffano –. Grazie al nostro contributo confidiamo di raggiungere in breve tempo gli obiettivi che ci siamo prefissati".

"Il nostro scopo – continua Toffano – è quello di accrescere il potenziale produttivo degli stabilimenti di Rimini, puntando ad un fatturato di 15 milioni di euro nei prossimi tre anni, conquistando ulteriori quote di mercato sia in Italia che all’estero". Confermato è infatti il piano strategico del management che vede protagonista l’ampliamento tecnologico delle linee produttive, con lo stanziamento di ulteriori investimenti già decisi e che saranno presentati in occasione del primo Consiglio di Amministrazione.

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