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Aspettando i leader, Landini apre il congresso della Cgil. Sul palco la musica di Roberto Vecchioni

Maurizio Landini apre il congresso della Cgil a Rimini: "Il congresso si svolge in una condizione difficile, che nessuno avrebbe mai pensato di vivere, segnata dalla pandemia e dalla guerra alle porte di casa"

Al via il congresso nazionale della Cgil ‘Il lavoro crea il futuro’. Da mercoledì, 15 marzo, fino a sabato 18 marzo, si terrà a Rimini, presso il Palacongressi (via della Fiera, 23) il 19° appuntamento congressuale della Confederazione. La prima giornata di lavori, che inizierà alle ore 14, vedrà prima dei classici saluti istituzionali di Isabella Pavolucci, segretaria generale Cgil Rimini, di Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini, di Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia Romagna e di Anna Rossomando, vice presidente del Senato, l’incontro tra il giornalista Marco Damilano e l’ingegnera Ornella Casassa e la studentessa Emma Ruzzon. La relazione introduttiva del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini è prevista per le ore 15.

Alle ore 17 di fronte alle circa 2mila persone sedute in platea interverranno: Gianfranco Pagliarulo, presidente Anpi; Esther Lynch, segretaria generale Ces; Luigi Sbarra e PierPaolo Bombardieri, segretari generali di Cisl e Uil; Antonio Lisboa, vicepresidente Csi; Oliver Ropke, presidente gruppo lavoratori Cese; Gilbert F. Houngbo, direttore generale Oil. In programma anche due interviste per parlare di Costituzione, alle ore 18.30, con Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte costituzionale e di legalità e contrasto alle mafie, alle 18.45, con don Luigi Ciotti, presidente di Libera.

Sarà la musica di Roberto Vecchioni a chiudere, alle ore 19,30, la prima giornata del XIX congresso nazionale della Cgil.

Landini: "Quadro politico non favorevole"

"Da molti anni i nostri congressi pongono al centro della riflessione la necessità di fare i conti con la frantumazione del lavoro e la perdita di diritti. Una situazione figlia di leggi che hanno accompagnato la precarizzazione del lavoro e favorita dalle scelte delle imprese e dai servizi, dal pubblico e dal privato. Una frantumazione del mondo del lavoro che ha determinato solitudine e messo in concorrenza tra di loro le persone che per vivere hanno bisogno di lavorare". Lo scrive il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in un intervento pubblicato da Il Manifesto nel giorno in cui si apre il congresso a Rimini.

Per Landini questo congresso, però, "si svolge in una condizione ancora più difficile, che nessuno di noi avrebbe mai pensato di vivere, segnata dalla pandemia dentro casa e dalla guerra alle porte di casa. Dalla vita delle persone agli equilibri internazionali, tutto è stato ribaltato e messo in discussione".

In questa condizione il congresso, riporta l'agenzia di stampa Dire, "dovrà verificare le nostre scelte per il presente e per il futuro, impegnando tutta la Cgil a come mettere in pratica le nostre decisioni, per rafforzare i legami di rappresentanza, adeguandoci a come è cambiato il modo di produrre e di fare servizi dentro la rivoluzione ambientale e digitale. In un quadro politico certo non favorevole a riconoscere il valore del lavoro e l'obiettivo della giustizia sociale, mentre la guerra continua, e l'umanità tocca il punto più basso nella guerra ai migranti".

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