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Luce in fondo al tunnel? L'industria meccanica reagisce alla crisi

Il 72% delle aziende dell'Emilia Romagna ha archiviato l'anno appena concluso con un fatturato in crescita e solo il 4% con un calo. Uno slancio produttivo in grado di generare una iniezione di fiducia

Un dato importante quello che emerge dall’indagine commissionata da Senaf realizzata in occasione di MECSPE - la fiera internazionale delle tecnologie per l’innovazione, che tornerà dal 29 al 31 marzo a Parma e chi si pone l’obiettivo di capire come le imprese del settore stiano affrontando l’attuale situazione economica. Un forte segnale anche per il comparto manifatturiero della Emilia Romagna, un settore strategico per cui operano le aziende della meccanica e della subfornitura, che, secondo Movimprese, conta  48.690 imprese attive a fine 2011.

Il 72% delle aziende dell'Emilia Romagna ha archiviato l’anno appena concluso con un fatturato in crescita e solo il 4% con un calo. Uno slancio produttivo in grado di generare una iniezione di fiducia negli imprenditori emiliano-romagnoli che, nel corso del 2012, si tradurrà in investimenti per l’innovazione aziendale: il 78% destinerà parte del fatturato in questa direzione.

Nel dettaglio, nelle singole province si registrano, nello stesso periodo, a Modena 10.548 aziende (pari al 21,7% del totale regionale), Bologna 9.483 (19,5%), Reggio-Emilia 7.429 (15,3%), Parma 5.656 (11,6%), Forlì-Cesena 3.996 (8,2%), Ravenna 3.065 (6,3%), Ferrara 2.864 (5,9%), Rimini 2.842 (5,8%) e Piacenza 2.807 (5,8%).

“E’ un’indicazione importante quella che emerge dall’indagine poiché mostra la ritrovata fiducia degli imprenditori emiliano-romagnoli in un settore strategico, come quello della meccanica e della subfornitura, per l’intera industria manifatturiera - commenta Emilio Bianchi, Direttore di Senaf - Internazionalizzazione e investimenti in ricerca & innovazione sono i driver principali sui cui le aziende dovrebbero puntare per il loro percorso di crescita ed è per questo che a MECSPE si dà ampio spazio all’eccellenza produttiva e alla creazione di relazioni con buyer provenienti da altri  Paesi, con un focus particolare su quelli emergenti”.
 

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