Manifatturiero, trend in espansione ma si iniziano a registrare segnali di rallentamento

Per le imprese manifatturiere della provincia di Rimini (con dimensione superiore a 9 addetti) si conferma Il trend di espansione, sebbene si possano intravedere alcuni segnali di rallentamento nella dinamica di produzione, fatturato e ordinativi. Nell’arco degli ultimi 12 mesi le performance produttive appaiono positive, specialmente con riferimento ai comparti Prodotti in metallo, Meccanica e Alimentari. La crescita produttiva è trasversale a tutte le classi dimensionali d’impresa, sebbene le aziende di maggiori dimensioni (oltre i 249 addetti) riportino performance superiori alla media provinciale.

Sintesi dei principali risultati

Rispetto al secondo trimestre del 2021, la maggioranza dei rispondenti riporta un incremento della produzione, con una variazione pari al +16,6% in termini tendenziali. L’espansione della produzione è sostanzialmente comune a tutti i comparti, sebbene inferiore al dato medio per Legno e Mobili (+2,3%), Abbigliamento e accessori (+9,2%) e Prodotti in metallo (+9,0%). Per il fatturato, l’88,6% dei rispondenti ne dichiara un’espansione rispetto al medesimo trimestre del 2021; la variazione è pari al +19,8%. La crescita del fatturato è sostanzialmente comune a tutti i comparti analizzati. Gli ordinativi interni aumentano in modo più intenso rispetto a quelli esteri (rispettivamente +13,9% e +1,3%) ed entrambe le variabili si consolidano in terreno ampiamente positivo. Stabile l’occupazione (+0,2%) dichiarata dalle imprese rispondenti nel trimestre in esame.

Su base annuale (media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti), gli indicatori confermano una tendenza positiva delle attività manifatturiere locali, con un miglioramento rilevante che ha preso avvio nel secondo trimestre del 2021 e che si è stabilizzato negli ultimi due quarti. Le imprese rispondenti riportano una crescita media della produzione pari al 13,9%. Con riferimento ai principali comparti del manifatturiero riminese, essi appaiono tutti in crescita con alcune differenziazioni; Abbigliamento e accessori ha recuperato completamente e stabilizzato (+14,8%) le performance produttive perse nei primi mesi del 2021. Performance significativamente superiori alla media del manifatturiero provinciale per Prodotti in metallo (+20,6%), Meccanica (+23,6%) e Alimentari (+34,5%). Nella media del settore manifatturiero locale le performance di Elettronica (+13,5%), Chimica (13,2%) e altre industrie (+12,4). Performance produttive inferiori alla media settoriale quelle del comparto Legno e Mobili (+1,6%).

Nel periodo in esame si è registrato un contestuale incremento del fatturato a valori correnti (+14,0%) comune a tutti i comparti del manifatturiero provinciale, sebbene con intensità più contenuta per Legno e Mobili (+7,1%) e altre industrie (+10,0%). La percentuale media dei ricavi generati all’estero (per esportazioni) si è attestata al 41,5% del fatturato complessivo. I comparti del manifatturiero maggiormente orientati all’export si confermano quello della Meccanica (48,5%), Abbigliamento e accessori (50,1%) e Legno e Mobili (34,2%). La domanda interna ha segnato un incremento del 16,0%, mentre quella estera del 9,1%. I livelli occupazionali medi sui 12 mesi appaiono sostanzialmente stabili (+0,4%), al netto del turnover delle imprese rispondenti, grazie anche agli effetti degli interventi di sostegno pubblico attuati lo scorso anno.

Prospettive

Le prospettive delle imprese rispondenti per i prossimi mesi del 2022 sono negative per produzione, fatturato e ordini, stabili per l’occupazione. Al 30 giugno 2022, in provincia di Rimini, risultano attive 2.532 imprese manifatturiere, pari al 7,2% delle imprese attive totali (10,4% Emilia-Romagna e 9,0% Italia). Il settore registra una moderata crescita (+0,4%) rispetto allo stesso periodo del 2021, contrariamente al trend regionale (-0,9%) e nazionale (-1,5%).

“Nonostante la grave turbolenza della prima parte del 2022, le nostre imprese stanno dimostrando grande impegno e buona capacità di ripresa. Sono state in grado di ben interpretare e valorizzare il rimbalzo economico, capacità per niente scontata e messa fortemente alla prova dagli accadimenti e dalle dinamiche straordinarie che hanno caratterizzato i primi sei mesi dell'anno – commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna –. Per questo trimestre, però, è previsto un rallentamento nella dinamica della produzione, del fatturato e degli ordinativi, come, peraltro, registra anche Istat a livello nazionale. Il trend di ripresa è messo in discussione da gravi elementi di discontinuità e instabilità, oramai strutturali e non più transitori, come il costo e la scarsità di alcune materie prime e il costo dell'energia, associati a un'inflazione elevata e alla crescita dei tassi di interesse nominali, che complicano notevolmente lo scenario. L'entità di questa dinamica rappresenta una grande incognita, anche perché lo scenario è caratterizzato da fenomeni inediti, ma i buoni risultati dei primi sei mesi dovrebbe comunque garantire una chiusura positiva al termine dell’anno. In questo contesto, la Camera della Romagna è, e vuole essere sempre più, un riferimento strategico sul quale contare, che sostiene il sistema imprenditoriale e territoriale con un Piano di azioni articolato con una visione di lungo periodo a partire da semplificazione, innovazione, sostenibilità e partecipazione. Per questo, nella definizione del Programma pluriennale 2022-2027, teniamo conto delle indicazioni e delle richieste pervenute da imprenditori e cittadini attraverso la consultazione pubblica appena realizzata”.