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Economia

Mercato del lavoro, crollano le previsioni di assunzioni da parte delle aziende

Rispetto al periodo pre-pandemia il tonfo è di quasi 5mila unità, dati però in miglioramento rispetto al 2020 con un incremento di oltre 1000 unità

Nel trimestre aprile-maggio-giugno 2021 le imprese hanno programmato complessivamente 17.600 nuovi ingressi nelle province di Forlì-Cesena e Rimini, di cui 4.510 nel solo mese di marzo. Sono 17.600 le assunzioni previste nelle province di Forlì-Cesena e Rimini per il periodo aprile-giugno 2021 secondo Excelsior Informa, il Bollettino mensile con orizzonte trimestrale sui fabbisogni occupazionali delle imprese industriali e dei servizi. Su base nazionale, gli ingressi previsti nel solo mese di aprile sono 306.000, di cui il 9,2% (28.100) in Emilia-Romagna. Il 16% del dato regionale, pari a n. 4.510 ingressi previsti, attengono all’area di competenza della Camera di commercio della Romagna. Si registra ancora un incremento di incidenza rispetto alla rilevazione precedente, complice l’avanzare della stagione estiva e delle aperture di attività. Per la provincia di Rimini ai primi due posti in valore assoluto si presentano i Servizi di alloggio/ristorazione/turistici e il Commercio. 

Per quanto riguarda il riminese l’indagine rileva 9.240 entrate previste nel trimestre aprile-giugno 2021, mentre per il solo mese di aprile  sono 2.100. Di queste, l’88% riguarda lavoratori dipendenti (tempo determinato, indeterminato, apprendisti, altri alle dipendenze) e il restante 12% lavoratori con contratti di lavoro diversi (collaboratori, in somministrazione, altri non alle dipendenze). Il maggior numero di entrate previste nel mese di aprile 2021 si registra nei servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici (pari a 460 nel mese di marzo e 2.790 nel trimestre in corso) e nel commercio (410 in aprile e 1.42 nel trimestre), seguito dai servizi alle persone (370 ingressi per il mese di aprile e 1.220 per aprile-giugno 2021), dalle costruzioni (200 e 630) e dai servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone (160 e 850).

Le previsioni di assunzioni per i giovani con meno di 30 anni riguardano il 23% dei casi, mentre il 10% delle entrate previste è destinato a personale laureato, percentuali identiche rispetto al periodo precedente. Il 17% delle assunzioni programmate riguarda dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (22%), trend in crescita di un punto percentuale. Le imprese che prevedono comunque difficoltà a trovare i profili desiderati sono il 29%. Analizzando lo storico dei dati, tuttavia, ci si accorge che rispetto allo stesso periodo nel 2019 le previsioni indicavano quasi 5mila persone in più rispetto a oggi. La pandemia ha quindi fiaccato la lungimiranza delle aziende nell'assumere nuovi dipendenti anche se, rispetto al 2020, ci accorgiamo che ci sono 1020 unità in più.

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