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Economia

Un'unica voce per quasi mille imprese: nasce Confindustria Romagna

Giovedì, in occasione dell'Assemblea dei Soci che si è tenuta al Palace Hotel di Milano Marittima, sono stati eletti i primi Organi associativi

BONACCINI - "La nascita di Confindustria Romagna - commenta il presidente della Regione, Stefano Bonaccini - è scelta strategica, coerente con il processo di riordino istituzionale, con gli obiettivi del Patto i per il Lavoro e soprattutto con i fabbisogni  di un territorio che sa di dover  competere in un’economia aperta. Anche noi abbiamo fede nella Romagna, terra di vere eccellenze, di forte identità e in questo territorio e nella sua produttività stiamo investendo. Nelle 3 province, i tecnopoli di Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena; i 56 milioni già investiti per la formazione a ogni livello e i 30 per l’edilizia scolastica; le 37 aree produttive, artigianali e industriali dotate di banda larga entro il 2020; i 6,5 milioni per i “laboratori aperti”; i 14 milioni per la valorizzazione delle risorse artistiche, culturali e ambientali; i progetti per la Fashion Valley e la Wellness Valley. E poi, il dialogo aperto con il governo per mantenere l’importanza strategica del settore petrolchimico del quadrilatero Padano e l’impegno per le infrastrutture, in particolare il Porto di Ravenna. E ancora, a livello regionale ma decisivi per la Romagna, i 10 milioni a per la formazione di imprenditori e manager per favorire l’internazionalizzazione e l’industria 4.0 nelle imprese manifatturiere, in quelle di servizi e nel turismo; il bando regionale da 15 milioni per l’attrattività turistico-culturale attraverso la qualificazione innovativa delle imprese. Sono alcuni tasselli di una strategia regionale che vuole garantire più stabilità a fronte dell’incertezza globale per stimolare la propensione all’investimento che le imprese del territorio hanno manifestato, accelerarne  la capacità di innovazione e  proiettare l’Emilia-Romagna a livello internazionale come la regione ad alto valore aggiunto in cui sia facile “investire ed inventare”.

DE PASCALE - Per il presidente della Provincia di Ravenna, Michele De Pascale, "questo momento storico, fatto di grandi e repentine trasformazioni, ci mette davanti alla sfida del cambiamento, che vinceremo solo se sapremo affrontarla insieme, unendo le forze. Per questo oggi più che mai dobbiamo essere capaci di costruire reti e sinergie tra i territori, superando i campanilismi e imparando a “fare insieme”, per mettere in campo una forte visione comune della Romagna. Siamo fortunati, questa è una terra ricca e unica; ogni territorio rappresenta un pezzo insostituibile di una complessa e sfaccettata identità.  Ravenna intende prendere parte attiva alla dimensione romagnola attraverso le sue vocazioni industriali: la chimica, l’offshore, il porto, settori all’avanguardia con grandi potenzialità di crescita; i suoi monumenti e i suoi mosaici, patrimonio dell’umanità; la sfida della celebrazione del settimo centenario della morte di Dante; l’offerta turistica che coniuga in una sola destinazione la città d’arte, le spiagge e il patrimonio naturalistico; l’agricoltura, uno dei più importanti comparti economici, che ha saputo tenere insieme la grande tradizione cooperativistica con un innovativo sistema produttivo. Mi piace citare lo scrittore George Bernard Shaw che ha sintetizzato efficacemente la grande opportunità che abbiamo davanti: “Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un’idea, ed io ho un’idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee".

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