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Pile, nel 2013 oltre 200mila conferimenti alle 14 stazioni ecologiche di Hera

Da novembre recandosi ad una qualsiasi delle 14 stazioni ecologiche di Hera nell'area di Rimini e conferendo una vecchia batteria dell'automobile, si riceverà in omaggio una confezione con 4 pile ricaricabili di ultima generazione

Da novembre recandosi ad una qualsiasi delle 14 stazioni ecologiche di Hera nell’area di Rimini e conferendo una vecchia batteria dell’automobile, si riceverà in omaggio una confezione con 4 pile ricaricabili di ultima generazione. L’iniziativa è promossa da Hera, in collaborazione con i Consorzi Ecolight e Remedia, con una valenza, in primo luogo, ambientale. Questo tipo di rifiuto, se smaltito in modo improprio, ha infatti un alto potere inquinante. Per questo deve essere smaltito correttamente attraverso la consegna alla stazione ecologica.

Alle stazioni ecologiche di Hera sul territorio riminese 815 conferimenti in media al giorno - La promozione si inserisce nell’ambito delle iniziative volte a incrementare l’utilizzo da parte dei cittadini delle 141 stazioni ecologiche Hera distribuite in maniera capillare sul territorio di tutte le province presidiate. I risultati sono assolutamente positivi. Nei primi 9 mesi del 2013, i conferimenti alle stazioni ecologiche del territorio riminese sono stati complessivamente 220.000, 815 al giorno.

Il conferimento di rifiuti alle stazioni ecologiche rappresenta la miglior opzione ambientale per la gestione dei rifiuti urbani in quanto consente di ridurre al minimo gli impatti della raccolta e rendere ancora più efficace la raccolta differenziata per destinarla in maniera corretta al recupero di materia dei rifiuti valorizzabili e, ove il recupero non sia possibile, al corretto smaltimento (per i rifiuti pericolosi o non recuperabili).

In aumento la raccolta differenziata di tipologie meno abituali di rifiuti - Alle stazioni ecologiche, i rifiuti conferiti in maggiori quantità sono quelli verdi - sfalci e potature, legno, inerti e ingombranti. Si stanno però facendo strada anche raccolte più di nicchia come farmaci, pesticidi e solventi: la raccolta di ciascuna di queste tipologie di rifiuti è aumentata tra il 20 e il 30% nei primi 9 mesi di quest’anno rispetto all’analogo periodo del 2012, segno di una attenzione crescente da parte dei cittadini verso raccolte meno tradizionali e abituali, quali ad esempio vetro, plastica, carta.

Le batterie esauste: dalle stazioni ecologiche agli impianti di recupero - Spesso, per un’operazione semplice come la sostituzione della batteria, il proprietario interviene direttamente senza rivolgersi a officine specializzate. Ma, analogamente all’autoriparatore, anche chi procede in proprio deve farsi carico del corretto smaltimento della vecchia batteria. Come? Consegnandola alla stazione ecologica. In questo modo si consente di recuperare il piombo e avviarlo a riutilizzo. Abbandonate per le strade, oppure vicino o all’interno dei cassonetti, dimenticate in garage, le batterie al piombo, di auto e motoveicoli, devono essere, quindi, raccolte in modo differenziato rispetto ai normali rifiuti in quanto pericolosi e inquinanti per il loro contenuto di piombo e di acido solforico, un liquido molto aggressivo.

Una volta raccolte alle stazioni ecologiche, le batterie sono inviate agli impianti di recupero, nei quali i componenti in plastica vengono separati dalle parti metalliche e riciclati: la soluzione acquosa di acido solforico in esse contenute viene invece inviata all'impianto di neutralizzazione. Il piombo ottenuto dal processo di riciclaggio, attraverso diverse fasi di riduzione e raffinazione, ha gli stessi utilizzi del piombo ottenuto dal  minerale in quanto ha le stesse caratteristiche fisico-chimiche, è riutilizzabile all’infinito e viene adoperato per la produzione di nuovi accumulatori, per il rivestimento di cavi elettrici, per i comparti industriali della lavorazione della ceramica, dell'edilizia e della chimica. Per produrre un chilo di piombo, lavorando quello delle batterie esauste, occorre poco più di un terzo dell'energia che ci vuole per lavorare il minerale estratto dalla terra.

Pile ricaricabili per ridurre la produzione di rifiuti - L’iniziativa promossa da Hera, con il contributo dei Consorzi Ecolight e Remedia, oltre a promuovere pratiche corrette di raccolta differenziata e recupero dei rifiuti, va nella direzione di contribuire a ridurre, attraverso l’utilizzo di pile ricaricabili, la produzione di rifiuti, in questo caso pericolosi. Intende inoltre anche essere un’occasione per fare ulteriormente conoscere le stazioni ecologiche presenti sul territorio gestito dall’azienda e incentivarne l’utilizzo. Per partecipare basta quindi portare una batteria non più utilizzabile alla stazione ecologica, dove l’operatore consegnerà in cambio (fino ad esaurimento scorte) una confezione di 4 pile ricaricabili e un segnalibro come promemoria per fare bene la raccolta differenziata. Andando su www.ilrifiutologo.it e cliccando su “stazioni ecologiche” è possibile individuare quella più vicina.

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