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La protesta dei postini viaggia in bici: "Carenza di personale e mancanza di sicurezza"

"Due le problematiche principali al centro del conflitto - evidenziano i sindacati -. La carenza di personale nel territorio riminese che nel periodo estivo ulteriormente si aggrava per la vocazione turistica del territorio che vede un incremento di utenti

Una “Pedalata per i diritti e il rispetto delle persone” racconterà a riminesi e turisti la situazione della filiale riminese di Poste Italiane. Si tratta di una delle iniziative decise giovedì sera nell’assemblea dei lavoratori di Poste italiane, indetta unitariamente da Slp Cisl, Slc Cgil e Uil Poste. Alla presenza dei segretari generali regionali Valerio Grillini (Cisl), Loris Sermasi (Cgil), Vincenzo Giurdanella (segretario aggiunto Uil), e dei responsabili locali Massimo Giungi (Cisl), Renato Socci (Cgil) e Maria Antonietta Rubino (Uil) è stato discusso l’ordine del giorno che aveva per oggetto le proposte di mobilitazione sul territorio, a fronte dell’apertura (lo scorso 8 luglio) di un conflitto di lavoro nell’unità produttiva di Rimini, che non ha avuto risposte da parte dell’azienda.
 
"Due le problematiche principali al centro del conflitto - evidenziano i sindacati -. La carenza di personale nel territorio riminese che nel periodo estivo ulteriormente si aggrava per la vocazione turistica del territorio che vede un incremento di utenti. Da anni, l’azienda Poste chiude nel pomeriggio gli uffici postali per consentire le ferie dei dipendenti, evitando l’assunzione di personale aggiuntivo per affrontare l’aumento di mole di lavoro causato dalla crescita della popolazione nel territorio riminese durante l’alta stagione. Una carenza cronica che determina disservizi per la clientela e disagi per i lavoratori che si vedono continuamente spostati da un ufficio a un altro". La seconda riguarda "la mancanza di strumenti tecnici che consentano il riconoscimento delle banconote false. Una strumentazione che consentirebbe una maggiore sicurezza per i lavoratori e una migliore trasparenza per la clientela".  
 
L’assemblea ha deciso tre iniziative: "l'apertura - illustrano i sindacati - del percorso per la proclamazione dello sciopero per le prestazioni aggiuntive, da settembre. Ossia alla fine dell’orario di lavoro, l’ufficio chiude anche se sono ancora presenti dei clienti". Inoltre ad inizio settembre sarà organizzata una “Pedalata per i diritti e il rispetto delle persone” con un percorso in bicicletta e risciò che toccherà il lungomare e il centro storico riminese, in cui i lavoratori di Poste italiane per mezzo di cartelli e volantini spiegheranno la situazione della filiale riminese, presidio davanti alla filiale dell’Arco d’Augusto. E a fine settembre si terrà una assemblea pubblica per informare sullo stato di organizzazione di Poste italiane sul territorio, con l’invito a istituzioni, cittadini, organi di informazioni, rappresentanze politiche locali.

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