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Economia

Provincia di Rimini 'ultimo atto': 8 milioni di lavori pubblici

La Giunta Provinciale di Rimini ha adottato il Programma triennale dei Lavori Pubblici 2013/2015. Quest'anno il documento di pianificazione degli interventi assume una valenza diametralmente opposta

La Giunta Provinciale di Rimini ha adottato il Programma triennale dei Lavori Pubblici 2013/2015. Quest’anno il documento di pianificazione degli interventi assume una valenza diametralmente opposta rispetto agli anni precedenti. Il riordino istituzionale in atto (che prevede la cancellazione delle Province che non rispettino i fissati parametri demografici e di estensione territoriale entro il 2013), l’irrigidimento ulteriore del Patto di Stabilità e soprattutto la progressiva rarefazione degli stanziamenti operata dal Governo nei confronti delle Amministrazioni provinciali (solo per Rimini 9 milioni di euro in meno di trasferimenti durante il 2012), impone scelte nette e obbligate circa l’entità dei lavori da realizzare soprattutto nei prossimi 12 mesi riguardanti principalmente viabilità strategica e manutentiva, e realizzazione ex-novo e riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico.

“E’ persino noioso ribadire - spiega il Presidente Stefano Vitali – che, prima di ogni iter legislativo ancora in corso, le Province sono costrette a confrontarsi con un taglio brutale e unilaterale sul fronte delle risorse per investimenti che pare una sorta di via all’eutanasia istituzionale. Il problema però è che, in questo modo, a terra ci restano i territori e le comunità, che abbisognano con urgenza di quell’ammodernamento infrastrutturale sul quale proprio il Governo centrale, nonostante le competenze, fa ormai deliberate spallucce. Penso alle strade e alle scuole, in particolare. Non solo: la nostra Giunta, ad agosto, aveva pressoché scelto di non rispettare il Patto di Stabilità per dare modo di portare avanti quegli interventi bloccati da regole assurde e che il territorio riminese ‘valgono’ circa 20 milioni di euro. Bene, l’ultimo decreto governativo ha irrigidito, se possibile, ancor più le maglie del patto, di fatto disponendo che ogni violazione comporti sanzioni pesantissime, più o meno un risarcimento pecuniario 1:1, per gli amministratori. Come Provincia di Rimini, a differenza di quello che sta accadendo in alcune altre Amministrazioni provinciali, riteniamo che nostro compito sia quello di garantire sino all’ultimo gli investimenti necessari al territorio, alle famiglie, alle imprese. Per questo adottiamo questo Piano che al suo interno contiene molte cose e altre forzatamente mancano. In ogni caso la decisione più qualificante è che riavvieremo formalmente i lavori del Liceo ‘Valgimigli’, pagato per intero con risorse dell’Ente, dopo aver cercato nell’ultimo anno altre soluzioni di partnership con il privato, anch’esse rese impraticabili dai continui cambi normativi da parte dell’Esecutivo centrale. Insieme al Ponte sul Conca, questa sarà l’ultima grande opera di cui il territorio verrà dotato. Poi sulle altre partite consistenti, Starda di Gronda e variante alla Provinciale 58 per esempio, sarà il Governo centrale o la Regione o la nuova Provincia unica a dover provvedere. Francamente non so con quali risorse”.

Nel dettaglio il piano dei Lavori Pubblici della Provincia di Rimini prevede nel 2013 investimenti in opere pubbliche per una cifra complessiva di € 8.693.025,85, di cui € 5.743.025,85 per la viabilità e 2.950.000 per l’edilizia scolastica. Tra questi spicca il riavvio dei lavori per la realizzazione della nuova sede del Liceo Pedagogico ‘Valgimigli’ (2 milioni di euro l’anno prossimo e 5,5 milioni nel biennio successivo) e lo stanziamento di circa un milione di euro per interventi di ammodernamento e messa in sicurezza di altri plessi scolastici (con particolare attenzione a Liceo Einstein, ISIS Valturio, Einaudi di Novafeltria). Sul fronte della viabilità, spiccano l’adeguamento di via del Carro sulla Coriano/Misano, la attesa realizzazione della rotatoria a Falda di Montefiore Conca, la messa in sicurezza della Santarcangiolese e un fondo per la manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza delle strade provinciali.

A questi si aggiungono i lavori, avviati precedentemente, in atto o in avanzata fase di esecuzione per una cifra complessiva che si aggira sui 14 milioni di euro. A partire dal ponte sul fiume Conca (9 milioni di euro), la ciclabile lungo la Marecchiese tra via Montese e Case Gnoli (2,5 milioni di euro), la riqualificazione della Provinciale 32 in località Ventoso (510 mila euro), sistemazione di un movimento franoso in località Botticella (450 mila euro), messa in sicurezza della Santarcangiolese in località San Michele (200 mila euro). Sull’edilizia scolastica sono in corso i lavori per l’ampliamento e la sistemazione delle facciate dell’Istituto di Novafeltria (circa un milione di euro), alcuni interventi diffusi per la sistemazione delle coperture delle sedi scolastiche Savioli, Molari e Serpieri (350 mila euro), la realizzazione di nuove cucine all’Istituto Alberghiero Savioli (100 mila euro) e di nuovi campi sportivi al Marco Polo (85 mila euro).

Nel triennio sono previsti interventi per € 25.347.795,75, di cui € 15.147.795,75 (59 per cento) relativi ad interventi sulla viabilità. Di questi € 19.955.508,54 provengono da risorse proprie dell’Ente Provincia di Rimini che copre internamente gli importi con l’altissima percentuale del 79 per cento..

“E’ una copertura fuori dall’ordinario - spiega l’assessore ai Lavori pubblici della Provincia di Rimini, Meris Soldati – e questo si giustifica con la volontà di portare a termine quegli interventi non più rinviabili, senza attendere aiuti da altri soggetti. Aiuti che, peraltro, non arriveranno, così come siamo ormai certi che  il Governo non rispetterà l’impegno ad allentare il Patto di Stabilità, nemmeno sugli interventi per l’edilizia scolastica. Questa situazione ci ha imposto scelte difficili. Per non arretrare sugli investimenti relativi alla sicurezza delle nostre scuole e alla realizzazione di nuovi interventi quali il Valgimigli, abbiamo dovuto ridurre le risorse a disposizione per la manutenzione delle strade. E’ un fatto sicuramente non positivo. Ogni chilometro di strada è da noi monitorato e conosciuto; se non interveniamo là dove i problemi pure sono segnalati è appunto a  causa della situazione finanziaria in cui versano tutte le Province. E’ chiaro che la capacità di investimento del nostro Ente- così come di tutte le Province e dei Comuni italiani- si sia sensibilmente ridotta per esplicita volontà centrale, danneggiando gravemente un territorio come il nostro che ha l’obbligo di attuare una pianificazione di ammodernamento infrastrutturale. Inoltre non va mai sottovalutata l’importanza che gli investimenti locali hanno per l’economia dei territori. Essi rappresentano un elemento  importante per supportare il tessuto economico e sociale nel contrasto più efficace all’aggressione di una crisi che si sta facendo sentire anche nella nostra area. Più che contributi e aiuti di Stato sarebbero necessari quegli investimenti che, in buona sostanza, con le sue politiche miopi l’esecutivo centrale ha praticamente ridotto al lumicino”.

 

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