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Economia

I riminesi risparmiano di più (+7,8%), mentre sono in diminuzione i prestiti alle imprese (-4,4%)

Per ciò che riguarda il risparmio finanziario, in provincia, al 31 dicembre 2021 l’ammontare risulta di 16.327 milioni di euro

In base ai dati provvisori della Banca d’Italia, in provincia di Rimini, al 31 dicembre 2021 i prestiti totali ammontano a 8.694 milioni di euro (6,4% dell’Emilia-Romagna), così suddivisi: 58,2% alle imprese, 37,8% alle famiglie e 3,0% ad altri soggetti (società finanziarie, enti pubblici, istituzioni senza scopo di lucro). Rispetto al 31 dicembre 2020 si rileva una diminuzione del 2,3% dei prestiti concessi (+1,8% a livello regionale); nel dettaglio, calano i prestiti alle imprese del 4,4% (-5,8% alle medio-grandi, -0,8% alle piccole) a cui si contrappone la crescita di quelli alle famiglie, pari al 2,9%. Riguardo ai prestiti alle imprese, si evidenzia la diminuzione verso il manifatturiero (-8,6%) e il macrosettore dei servizi (-5,3%) e, contestualmente, un lieve incremento verso le costruzioni (+0,4%).

Stabile il tasso di deterioramento del credito, inteso come rapporto tra il flusso dei nuovi prestiti deteriorati nel periodo considerato e l’ammontare dei prestiti non deteriorati alla fine del periodo precedente (calcolato come media annua trimestrale): 1,5% nel quarto trimestre 2021, uguale a quello fatto segnare nel quarto trimestre 2020. Per ciò che riguarda il risparmio finanziario, in provincia, al 31 dicembre 2021 l’ammontare risulta di 16.327 milioni di euro (6,2% dell’Emilia-Romagna): il 69,7% è costituito dai depositi bancari, il restante 30,3% dai titoli a custodia.

Rispetto al 31 dicembre 2020 si riscontra una crescita del risparmio totale del 7,8% (+6,0% in regione), grazie all’aumento sia dei depositi (+8,2%) sia degli investimenti in titoli (+7,0%); quest’ultimi si contraddistinguono per il sensibile incremento di quelli gestiti dagli Organismi di investimento collettivo del risparmio, che rappresentano il 55,4% dei titoli in portafoglio (+16,6% annuo), a cui si contrappone quella negativa degli investimenti in titoli di Stato (-9,9%).

In relazione al Fondo di Garanzia per le Pmi, a seguito dei provvedimenti adottati per fronteggiare la crisi economica aggravata dall’emergenza sanitaria, in un lasso temporale che copre circa due anni, è stato registrato un netto aumento delle domande pervenute, rispetto al periodo pre-covid. In sintesi, tra il 21 marzo 2020 e il 21 febbraio 2022, nella provincia di Rimini sono state registrate 21.199 operazioni di finanziamento (8,6% del totale regionale), di cui il 46,3% riferite ai prestiti entro i 30mila euro, per un importo finanziato pari a 1.513 milioni di euro (71mila euro come importo finanziato medio). Tali operazioni, nel periodo considerato, sono state pari a 61 ogni 100 imprese attive (61 anche in Emilia-Romagna, 51 in Italia). L’anno appena trascorso, comunque, è stato caratterizzato da una minore domanda di credito, assistito da tale garanzie, rispetto a quella che vi era stata nell’anno di scoppio della pandemia; infatti, nel 2021 si riscontrano 8.607 domande complessive pervenute, contro le 13.133 del 2020, con una diminuzione del 34,5%.

“Il monitoraggio sistematico del credito contribuisce in modo significativo a delineare il quadro complessivo e puntuale della situazione economica. Il rapporto tra imprese e banche è da sempre un elemento strategico per l’equilibrio e lo sviluppo del nostro sistema sociale ed economico e il tema del credito e dell’accesso al credito delle imprese costituisce da sempre una priorità tra le linee di azione della Camera di commercio della Romagna – dichiara Alberto Zambianchi, presidente della Camera di Commercio della Romagna –. Per le imprese, soprattutto per quelle di piccole dimensioni e meno strutturate, la disponibilità di adeguate risorse finanziarie, per esigenze di liquidità e per gli investimenti, è di fondamentale importanza, sia per il superamento della crisi, sia per lo sviluppo della propria competitività. Così come le attività produttive rappresentano i polmoni dell’economia, l’intermediazione finanziaria è il cuore che pompa il sangue agli organi vitali. Anche per quest’anno, la Camera ha, pertanto, inserito tra le proprie priorità il supporto al credito garantito, per il quale nei cinque anni di mandato, ha stanziato una somma complessiva di euro 4.227.000 euro, per la concessione di contributi a fondo perduto diretti alle imprese per finanziamenti garantiti dalle Cooperative di garanzia Fidi e per il sostegno ai Confidi stessi. Non si sono mai interrotte, inoltre, le attività per la diffusione della cultura della finanza d’impresa, soprattutto a beneficio delle più piccole”.

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